La Sardegna, per la sua posizione strategica nel Mediterraneo, vanta un variegato mosaico di manufatti difensivi che spaziano dall’età antica alla seconda Guerra Mondiale, con singolarità di indubbio interesse sovra locale (nuraghi, insediamenti giudicali). Le modalità di presidio variano di epoca in epoca in funzione della cultura dominante e delle tecniche di guerra del momento. Mentre sono copiosi gli studi su singoli manufatti o su tipologie di architetture di difesa (nuraghi, castelli, torri costiere, …), manca una visione diacronica dell’evoluzione dei presidi, in grado di far emergere le permanenze o gli spostamenti delle linee di difesa, in relazione alle complesse dinamiche insediative, testimoniate dalla diffusa presenza di villaggi abbandonati, chiese rurali, etc. Sulla base di tale riflessione, si è avviato uno studio sistematico, impostato sull’antica tradizione degli ‘Atlanti’, ma aggiornato nelle metodologie, negli obiettivi e supportato dalle nuove tecnologie ICT. Tale studio delinea l’evoluzione stratigrafica dei presidi difensivi sul territorio isolano, attraverso la sovrapposizione dei diversi scenari cronologici e tipologici, ricostruiti attraverso la sistematizzazione degli studi già compiuti, mediante comparazione scientifica dei contenuti e verifica sul campo. Quello emerso, è un quadro conoscitivo aggiornato, in grado di evidenziare innovativi aspetti relazionali di natura geografica, cronologica, tipologica e funzionale, che apre nuove prospettive di ricerca per ulteriori approfondimenti di carattere architettonico, tecnico-costruttivo, urbanistico, storico-antropologico. Inoltre, la generale possibilità di risalire alla datazione di molti presidi, fa sì che questi rappresentino importanti testimoni stratigrafici. Questa rilettura meno selettiva e più coordinata del patrimonio difensivo si pone, perciò, quale base imprescindibile per qualsiasi strategia di tutela e di messa in rete dei siti, oltre che funzionale alla loro valorizzazione.

Sistemi di difesa e testimoni datanti nella stratigrafia del territorio, il caso della Sardegna

FIORINO, DONATELLA RITA;
2014-01-01

Abstract

La Sardegna, per la sua posizione strategica nel Mediterraneo, vanta un variegato mosaico di manufatti difensivi che spaziano dall’età antica alla seconda Guerra Mondiale, con singolarità di indubbio interesse sovra locale (nuraghi, insediamenti giudicali). Le modalità di presidio variano di epoca in epoca in funzione della cultura dominante e delle tecniche di guerra del momento. Mentre sono copiosi gli studi su singoli manufatti o su tipologie di architetture di difesa (nuraghi, castelli, torri costiere, …), manca una visione diacronica dell’evoluzione dei presidi, in grado di far emergere le permanenze o gli spostamenti delle linee di difesa, in relazione alle complesse dinamiche insediative, testimoniate dalla diffusa presenza di villaggi abbandonati, chiese rurali, etc. Sulla base di tale riflessione, si è avviato uno studio sistematico, impostato sull’antica tradizione degli ‘Atlanti’, ma aggiornato nelle metodologie, negli obiettivi e supportato dalle nuove tecnologie ICT. Tale studio delinea l’evoluzione stratigrafica dei presidi difensivi sul territorio isolano, attraverso la sovrapposizione dei diversi scenari cronologici e tipologici, ricostruiti attraverso la sistematizzazione degli studi già compiuti, mediante comparazione scientifica dei contenuti e verifica sul campo. Quello emerso, è un quadro conoscitivo aggiornato, in grado di evidenziare innovativi aspetti relazionali di natura geografica, cronologica, tipologica e funzionale, che apre nuove prospettive di ricerca per ulteriori approfondimenti di carattere architettonico, tecnico-costruttivo, urbanistico, storico-antropologico. Inoltre, la generale possibilità di risalire alla datazione di molti presidi, fa sì che questi rappresentino importanti testimoni stratigrafici. Questa rilettura meno selettiva e più coordinata del patrimonio difensivo si pone, perciò, quale base imprescindibile per qualsiasi strategia di tutela e di messa in rete dei siti, oltre che funzionale alla loro valorizzazione.
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