Compreso all’interno di un volume dedicato all’analisi di aspetti diversi della poetica di Andrea Camilleri, il saggio è incentrato sull’attenzione che lo scrittore dedica alla storia degli eventi di cui narra. Mentre la storia degli specialisti è quella che si allontana di più dalla memoria, soprattutto quando prende le distanze dall’attualità e dai gruppi ai quali lo storico appartiene, la storia degli scrittori e dei narratori si lega strettamente alla memoria, ne dipende e, quando non può effettivamente disporne, la “inventa”. Leggendo Camilleri, tre opere possono a pieno titolo rientrare nel genere del romanzo storico, anche se con caratterizzazioni diverse: Il Re di Girgenti (2001), La bolla di componenda (1993) e La strage dimenticata (1984). Il saggio mette in luce la capacità dello scrittore di ricostruire un affresco capace di illustrare efficacemente fin dal Seicento, nell’Italia meridionale, il susseguirsi di periodi di oscurantismo, povertà delle popolazioni, soprusi, arroganza del clero e della nobiltà, ma anche i primi segnali di scoperta dei valori dell’istruzione e della cultura, di ricerca della libertà di pensiero, di parola, di espressione, che escono dai confini della magia e che solo il pensiero illuminista meridionale saprà far valere con forza nel ‘700.

Immaginare il passato

PISANO, LAURA
2004-01-01

Abstract

Compreso all’interno di un volume dedicato all’analisi di aspetti diversi della poetica di Andrea Camilleri, il saggio è incentrato sull’attenzione che lo scrittore dedica alla storia degli eventi di cui narra. Mentre la storia degli specialisti è quella che si allontana di più dalla memoria, soprattutto quando prende le distanze dall’attualità e dai gruppi ai quali lo storico appartiene, la storia degli scrittori e dei narratori si lega strettamente alla memoria, ne dipende e, quando non può effettivamente disporne, la “inventa”. Leggendo Camilleri, tre opere possono a pieno titolo rientrare nel genere del romanzo storico, anche se con caratterizzazioni diverse: Il Re di Girgenti (2001), La bolla di componenda (1993) e La strage dimenticata (1984). Il saggio mette in luce la capacità dello scrittore di ricostruire un affresco capace di illustrare efficacemente fin dal Seicento, nell’Italia meridionale, il susseguirsi di periodi di oscurantismo, povertà delle popolazioni, soprusi, arroganza del clero e della nobiltà, ma anche i primi segnali di scoperta dei valori dell’istruzione e della cultura, di ricerca della libertà di pensiero, di parola, di espressione, che escono dai confini della magia e che solo il pensiero illuminista meridionale saprà far valere con forza nel ‘700.
2004
88-8467-224-4
Romanzo; Storia; Camilleri
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