In the making of a collective imagination about Sardinia, that has been built over years of fiction, documentary film and TV newsreels, the shepherd's figure takes a pivotal place. The shepherd's social model was seldom shown as a metonymical symbol of Sardinian cultural diversity. It was questioned in many attempts of critical explication about socio-economic problems of the Region. The shepherd cultural model was also valued into strategies of ecological compatibility, against the upsetting of chemical industry in Sardinia. Now the shepherd as a figure lasts into a constellation of social and political issues that cinema inspects getting on his analysis. This essay tries to focus what kind of results visual anthropology can conclude from this research path.

Nella costruzione di un immaginario filmico sulla Sardegna, nutrito da anni di produzioni cinematografiche di fiction, di documentarismo e di reportage televisivo, un posto importante riveste la figura del pastore. Usato spesso come simbolo metonimico della “diversità” culturale dell’isola, sondato in differenti tentativi di spiegazione critica dei problemi socioeconomici sia della regione che del Paese, collocato al centro di varie strategie di rivalutazione dell’equilibrio ambientale a fronte degli stravolgimenti dell’industria petrolchimica, il modello sociale del pastore si colloca ancora oggi al centro di una costellazione di temi sociali e politici che il cinema ha colto con sempre maggiore acutezza di indagine. Il saggio cerca di focalizzare quali acquisizioni l’antropologia visuale possa trarre da questo percorso di interpretazione.

Figure mobili nel paesaggio. Note sull’immagine del pastore nel cinema in Sardegna

TIRAGALLO, FELICE
2015-01-01

Abstract

In the making of a collective imagination about Sardinia, that has been built over years of fiction, documentary film and TV newsreels, the shepherd's figure takes a pivotal place. The shepherd's social model was seldom shown as a metonymical symbol of Sardinian cultural diversity. It was questioned in many attempts of critical explication about socio-economic problems of the Region. The shepherd cultural model was also valued into strategies of ecological compatibility, against the upsetting of chemical industry in Sardinia. Now the shepherd as a figure lasts into a constellation of social and political issues that cinema inspects getting on his analysis. This essay tries to focus what kind of results visual anthropology can conclude from this research path.
2015
9788860747242
Nella costruzione di un immaginario filmico sulla Sardegna, nutrito da anni di produzioni cinematografiche di fiction, di documentarismo e di reportage televisivo, un posto importante riveste la figura del pastore. Usato spesso come simbolo metonimico della “diversità” culturale dell’isola, sondato in differenti tentativi di spiegazione critica dei problemi socioeconomici sia della regione che del Paese, collocato al centro di varie strategie di rivalutazione dell’equilibrio ambientale a fronte degli stravolgimenti dell’industria petrolchimica, il modello sociale del pastore si colloca ancora oggi al centro di una costellazione di temi sociali e politici che il cinema ha colto con sempre maggiore acutezza di indagine. Il saggio cerca di focalizzare quali acquisizioni l’antropologia visuale possa trarre da questo percorso di interpretazione.
shepherd; imaginary; film; documentary; Sardinia
pastore; immaginario; film; documentario; Sardegna
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