Il contributo mira ad evidenziare gli aspetti tecnologico-costruttivi che contraddistinguono l’Episcopio di Falciano in Caserta. La fabbrica, fondata agli inizi del XVII secolo su una preesistenza aragonese, fu trasformata in caserma di fanteria durante il regno di Ferdinando IV di Borbone e, successivamente, dimessa qualche decennio fa. Si tratta, dunque, di un episodio architettonico interessato da un cantiere che, per ragioni funzionali, si è protratto con continuità per sei secoli, con consistenti ampliamenti e trasformazioni, consentendo di effettuare un’efficace rassegna delle tecniche costruttive di età moderna. Lo studio, attraverso la lettura dei caratteri distributivi, formali e strutturali che contraddistinguono il complesso, nonché l’analisi di setti murari, volte, solai, coperture, scale ed elementi di finitura, giunge alla definizione stratigrafica delle strutture. Inoltre, il confronto con i risultati scientifici già raggiunti - in particolare con riferimento alla mensiocronologia dei paramenti murari relativi all’areale geografico partenopeo e di Terra di Lavoro - coadiuvato dalla ricerca archivistica e dal supporto di indagini diagnostiche, consente altresì di definire in maniera puntuale la datazione delle strutture.

L’episcopio di Falciano in Caserta: lettura stratigrafica delle strutture (XV-XX sec.)

GIANNATTASIO, CATERINA
2005-01-01

Abstract

Il contributo mira ad evidenziare gli aspetti tecnologico-costruttivi che contraddistinguono l’Episcopio di Falciano in Caserta. La fabbrica, fondata agli inizi del XVII secolo su una preesistenza aragonese, fu trasformata in caserma di fanteria durante il regno di Ferdinando IV di Borbone e, successivamente, dimessa qualche decennio fa. Si tratta, dunque, di un episodio architettonico interessato da un cantiere che, per ragioni funzionali, si è protratto con continuità per sei secoli, con consistenti ampliamenti e trasformazioni, consentendo di effettuare un’efficace rassegna delle tecniche costruttive di età moderna. Lo studio, attraverso la lettura dei caratteri distributivi, formali e strutturali che contraddistinguono il complesso, nonché l’analisi di setti murari, volte, solai, coperture, scale ed elementi di finitura, giunge alla definizione stratigrafica delle strutture. Inoltre, il confronto con i risultati scientifici già raggiunti - in particolare con riferimento alla mensiocronologia dei paramenti murari relativi all’areale geografico partenopeo e di Terra di Lavoro - coadiuvato dalla ricerca archivistica e dal supporto di indagini diagnostiche, consente altresì di definire in maniera puntuale la datazione delle strutture.
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