Lo sviluppo del turismo può essere raggiunto e mantenuto nel tempo solo attraverso un’attenta pianificazione del territorio e dei fattori turistici. Il fine deve essere quello di creare «un’offerta spazialmente integrata, basata su risorse, attività e attori, che operano in maniera sistemica» (Bencardino, Prezioso, 2007, p. 257). Fulcro di tale attività deve essere la destinazione turistica, in cui ogni elemento deve essere «integrato e coordinato al fine di generare valore per il turista e per la comunità residente» (Tamma, 2002, pp. 20-1). La pianificazione deve essere realizzata in considerazione di tre fasi: una prima fase di analisi della situazione esistente, una seconda fase in cui si individuano le possibilità di sviluppo di una destinazione e, infine, una terza fase in cui si determinano le modalità con cui raggiungere gli obiettivi prefissati (Ejarque, 2003). Se si considera in particolare la prima fase, va evidenziato che una corretta pianificazione turistica deve prendere avvio da un’attenta analisi sia del territorio e delle sue peculiarità, sia del fenomeno turistico e delle sue variabili. È necessario considerare la questione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo (Ejarque, 2003; Bernardi, 2007): i dati territoriali, i dati demografici, l’andamento economico, i dati relativi alla domanda e all’offerta turistica. Nel prosieguo del lavoro si porrà speciale attenzione all’analisi dei dati del turismo e, in particolare, alle anomalie esistenti nel sistema di rilevazione.

La pianificazione territoriale e il sommerso turistico. Il caso “Provincia di Oristano”

CONTU, GIULIA;CONVERSANO, CLAUDIO;MOLA, FRANCESCO
2016-01-01

Abstract

Lo sviluppo del turismo può essere raggiunto e mantenuto nel tempo solo attraverso un’attenta pianificazione del territorio e dei fattori turistici. Il fine deve essere quello di creare «un’offerta spazialmente integrata, basata su risorse, attività e attori, che operano in maniera sistemica» (Bencardino, Prezioso, 2007, p. 257). Fulcro di tale attività deve essere la destinazione turistica, in cui ogni elemento deve essere «integrato e coordinato al fine di generare valore per il turista e per la comunità residente» (Tamma, 2002, pp. 20-1). La pianificazione deve essere realizzata in considerazione di tre fasi: una prima fase di analisi della situazione esistente, una seconda fase in cui si individuano le possibilità di sviluppo di una destinazione e, infine, una terza fase in cui si determinano le modalità con cui raggiungere gli obiettivi prefissati (Ejarque, 2003). Se si considera in particolare la prima fase, va evidenziato che una corretta pianificazione turistica deve prendere avvio da un’attenta analisi sia del territorio e delle sue peculiarità, sia del fenomeno turistico e delle sue variabili. È necessario considerare la questione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo (Ejarque, 2003; Bernardi, 2007): i dati territoriali, i dati demografici, l’andamento economico, i dati relativi alla domanda e all’offerta turistica. Nel prosieguo del lavoro si porrà speciale attenzione all’analisi dei dati del turismo e, in particolare, alle anomalie esistenti nel sistema di rilevazione.
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