Il lavoro, sullo spunto di una novità legislativa (art. 13, comma 5, della l. 9.12. 1998, n. 431) che prevede un singolare meccanismo, per l’ordinamento giuridico italiano, volto all’accertamento dell’esistenza di un contratto ancorché questo per definizione non sia valido in ragione della mancata osservanza del requisito di forma legalmente prescritto per la sua conclusione, ripercorre il dibattito sul formalismo nella giurisprudenza pratica e teorica degli anni immediatamente successivi all’entrata in vigore del primo codice civile italiano. La ricerca, mai fino ad oggi veramente tentata, è volta a far luce sulle origini del formalismo negoziale, in guisa che più chiara possa mostrarsi la genesi della teoria della nullità formale, che a tutt’oggi rappresenta uno dei luoghi più consolidati del formalismo negoziale. In tale prospettiva, attraverso l’analisi della giurisprudenza e della dottrina affermatasi anche con riferimento ai codici pre-unitari, emerge una disputa assai accesa in ordine al significato stesso del formalismo negoziale. La contrapposizione, nell’interpretazione dell’art. 1314 del codice civile del 1965, tra sostenitori della tesi antiformalistiche e formalistiche, dimostra perdute ma pertinenti analogie storiche con la scelta effettuata dal legislatore del 1998 in sede di regolamentazione del meccanismo del recupero del negozio di locazione nullo per difetto di forma.

Solemnitates e probationes all’alba della prima codificazione italiana

SINISCALCHI, ANNA MARIA
2005-01-01

Abstract

Il lavoro, sullo spunto di una novità legislativa (art. 13, comma 5, della l. 9.12. 1998, n. 431) che prevede un singolare meccanismo, per l’ordinamento giuridico italiano, volto all’accertamento dell’esistenza di un contratto ancorché questo per definizione non sia valido in ragione della mancata osservanza del requisito di forma legalmente prescritto per la sua conclusione, ripercorre il dibattito sul formalismo nella giurisprudenza pratica e teorica degli anni immediatamente successivi all’entrata in vigore del primo codice civile italiano. La ricerca, mai fino ad oggi veramente tentata, è volta a far luce sulle origini del formalismo negoziale, in guisa che più chiara possa mostrarsi la genesi della teoria della nullità formale, che a tutt’oggi rappresenta uno dei luoghi più consolidati del formalismo negoziale. In tale prospettiva, attraverso l’analisi della giurisprudenza e della dottrina affermatasi anche con riferimento ai codici pre-unitari, emerge una disputa assai accesa in ordine al significato stesso del formalismo negoziale. La contrapposizione, nell’interpretazione dell’art. 1314 del codice civile del 1965, tra sostenitori della tesi antiformalistiche e formalistiche, dimostra perdute ma pertinenti analogie storiche con la scelta effettuata dal legislatore del 1998 in sede di regolamentazione del meccanismo del recupero del negozio di locazione nullo per difetto di forma.
2005
Contratto; Forma; Nullità
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/21219
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact