Il tema dello sviluppo economico, in relazione al controverso equilibrio centro - periferia è da sempre uno dei temi oggetto di analisi da parte di economisti e policy makers. Il tema dell’allocazione delle risorse (scarse) per l’attuazione delle politiche territoriali ha visto, a seconda dei momenti, il concentrarsi di politiche a favore dei centri urbani o dei centri periferici, in relazione anche ai fenomeni di spopolamento delle aree rurali. La questione che si pone non è tanto l’assenza di specifiche risorse a favore delle aree interne, quanto piuttosto un problema di governance delle politiche e dei processi decisionali che portano alla definizione degli interventi. Molto spesso, infatti, le politiche territoriali hanno rappresentato un trasferimento di risorse per iniziative prive di logica di sistema, che ha finito per essere una mera spartizione finanziaria tra i vari enti locali, priva di effettivo impatto sul territorio. Il nuovo approccio della Programmazione Territoriale mira a garantire, da un lato, la concentrazione degli interventi in una logica sovracomunale di sistema, dall’altro, un processo partecipativo per la scelta delle priorità strategiche di ciascun territorio, fondato su un approccio “dal basso” che prevede l’assoluto protagonismo dei territori. Ciò nell’ottica di garantire non solo una maggiore qualità progettuale - e quindi una maggiore efficienza delle politiche territoriali - ma anche una effettiva responsabilizzazione degli attori locali nelle scelte strategiche, favorendo percorsi di sviluppo concreti e condivisi e, proprio per questo, maggiormente efficaci.

L’approccio territoriale nella pianificazione strategica: l'esperienza della programmazione territoriale in Sardegna. Analisi del modello organizzativo

MASSIMO CARBONI
2017-01-01

Abstract

Il tema dello sviluppo economico, in relazione al controverso equilibrio centro - periferia è da sempre uno dei temi oggetto di analisi da parte di economisti e policy makers. Il tema dell’allocazione delle risorse (scarse) per l’attuazione delle politiche territoriali ha visto, a seconda dei momenti, il concentrarsi di politiche a favore dei centri urbani o dei centri periferici, in relazione anche ai fenomeni di spopolamento delle aree rurali. La questione che si pone non è tanto l’assenza di specifiche risorse a favore delle aree interne, quanto piuttosto un problema di governance delle politiche e dei processi decisionali che portano alla definizione degli interventi. Molto spesso, infatti, le politiche territoriali hanno rappresentato un trasferimento di risorse per iniziative prive di logica di sistema, che ha finito per essere una mera spartizione finanziaria tra i vari enti locali, priva di effettivo impatto sul territorio. Il nuovo approccio della Programmazione Territoriale mira a garantire, da un lato, la concentrazione degli interventi in una logica sovracomunale di sistema, dall’altro, un processo partecipativo per la scelta delle priorità strategiche di ciascun territorio, fondato su un approccio “dal basso” che prevede l’assoluto protagonismo dei territori. Ciò nell’ottica di garantire non solo una maggiore qualità progettuale - e quindi una maggiore efficienza delle politiche territoriali - ma anche una effettiva responsabilizzazione degli attori locali nelle scelte strategiche, favorendo percorsi di sviluppo concreti e condivisi e, proprio per questo, maggiormente efficaci.
2017
9788893860420
Sardegna; programmazione territoriale; organizzazione regionale; economia del territorio
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