Lette attraverso le testimonianze di quanti hanno visitato la Sardegna, lasciando ricordi e osservazioni in documenti, memorie e raccolte fotografiche, le vicende dell’isola tra il 1854 e il 1939 definiscono tra molte suggestioni i tratti originari della sua storia contemporanea. Visitatori e studiosi scoprivano una realtà singolare, una vera e propria nazione, un’isola spopolata, oppressa dalla malaria e dalla miseria, sul cui territorio si manifestavano forti contrasti. L’isola appariva attardata su vecchie consuetudini, economicamente e socialmente arretrata nelle campagne, per il persistere della pastorizia nomade, ma insieme attraversata da forme di modernizzazione che interessavano le città maggiori e i giacimenti metalliferi dell’Iglesiente, oggetto delle speculazioni del capitalismo internazionale. I fattori dello sviluppo si rendevano più evidenti in età giolittiana, mentre durante il fascismo l’attenzione dei visitatori si concentrava sui grandi interventi pubblici, che proseguendo i processi avviati dai governi liberali, andavano assicurando il consenso al regime, secondo gli stereotipi di una modernizzazione autoritaria.

Sardegna contemporanea (1854-1939). Continuità e trasformazioni nella società e nelle identità collettive

DI FELICE, MARIA LUISA
2008-01-01

Abstract

Lette attraverso le testimonianze di quanti hanno visitato la Sardegna, lasciando ricordi e osservazioni in documenti, memorie e raccolte fotografiche, le vicende dell’isola tra il 1854 e il 1939 definiscono tra molte suggestioni i tratti originari della sua storia contemporanea. Visitatori e studiosi scoprivano una realtà singolare, una vera e propria nazione, un’isola spopolata, oppressa dalla malaria e dalla miseria, sul cui territorio si manifestavano forti contrasti. L’isola appariva attardata su vecchie consuetudini, economicamente e socialmente arretrata nelle campagne, per il persistere della pastorizia nomade, ma insieme attraversata da forme di modernizzazione che interessavano le città maggiori e i giacimenti metalliferi dell’Iglesiente, oggetto delle speculazioni del capitalismo internazionale. I fattori dello sviluppo si rendevano più evidenti in età giolittiana, mentre durante il fascismo l’attenzione dei visitatori si concentrava sui grandi interventi pubblici, che proseguendo i processi avviati dai governi liberali, andavano assicurando il consenso al regime, secondo gli stereotipi di una modernizzazione autoritaria.
2008
978-88-6202-035-0
Sardegna; Modernizzazione; Arretratezza; Economia e società; Fotografi; Trasformazioni territoriali
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