Saggio introduttivo al volume Socialità e organizzazione in Sardegna, Studio sulla zona di Oristano-Bosa-Macomer. Il libro è tratto dallo studio che, a cavallo degli anni Sessanta, tra il 1958 e il 1962, conduce nel triangolo Oristano-Bosa-Macomer per l´OECE all´interno del ´Progetto Pilota Sardegna´. Viene ripubblicato oggi, mentre è in corso una rivalutazione del Progetto Sardegna dell´Organisation Européenne de Coopération Economique. Il saggio di Benedetto Meloni, che dà ragione di quell´esperienza progettuale e dell´importanza della ripresa oggi di quel sentiero interrotto. Esso si poneva in maniera antitetica rispetto al modello di sviluppo dei poli industriali, in quanto aveva assunto, per primo e in largo anticipo, le dimensioni sociali dello sviluppo, il capitale umano, la formazione e il capitale sociale come precondizioni dei progetti di sviluppo locale. Si trattava quindi di un´esperienza straordinariamente anticipatrice, basata sul paziente, lungo, complesso, creativo e inevitabile lavoro necessario per irrobustire l´esistente, per mettere in moto le forze endogene latenti, per partire da specificità e saperi locali che costituiscono un vantaggio comparato sicuro, perché radicati nella natura o nelle antiche tradizioni culturali dell´Isola.

La costruzione sociale dello sviluppo territoriale. Dal Progetto Sardegna dell’Oece alla Progettazione Integrata

MELONI, BENEDETTO
2008-01-01

Abstract

Saggio introduttivo al volume Socialità e organizzazione in Sardegna, Studio sulla zona di Oristano-Bosa-Macomer. Il libro è tratto dallo studio che, a cavallo degli anni Sessanta, tra il 1958 e il 1962, conduce nel triangolo Oristano-Bosa-Macomer per l´OECE all´interno del ´Progetto Pilota Sardegna´. Viene ripubblicato oggi, mentre è in corso una rivalutazione del Progetto Sardegna dell´Organisation Européenne de Coopération Economique. Il saggio di Benedetto Meloni, che dà ragione di quell´esperienza progettuale e dell´importanza della ripresa oggi di quel sentiero interrotto. Esso si poneva in maniera antitetica rispetto al modello di sviluppo dei poli industriali, in quanto aveva assunto, per primo e in largo anticipo, le dimensioni sociali dello sviluppo, il capitale umano, la formazione e il capitale sociale come precondizioni dei progetti di sviluppo locale. Si trattava quindi di un´esperienza straordinariamente anticipatrice, basata sul paziente, lungo, complesso, creativo e inevitabile lavoro necessario per irrobustire l´esistente, per mettere in moto le forze endogene latenti, per partire da specificità e saperi locali che costituiscono un vantaggio comparato sicuro, perché radicati nella natura o nelle antiche tradizioni culturali dell´Isola.
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