Introduzione. Numerose ricerche hanno mostrato come l’accettazione da parte dei pari sia fondamentale nella prevenzione di comportamenti a rischio (aggressività etero e autodiretta) in bambini di età scolare (Poulin & Bovin 2000; Hodges, E. V. E., Boivin, M., Vitaro, F., & Bukowski, W. M. 1999; (Rubin et al., 1998). In letteratura sono stati elaborati molti metodi al fine di misurare le preferenze sociali tramite questionari sociometrici, tra i quali l'Extended Class Play. L'obiettivo di questa ricerca è di osservare se gli indici di preferenza/rifiuto sociale si modifichino nel tempo senza un intervento specifico sulla classe. Inoltre si vuole osservare come si modifichino gli aspetti di personalità sugli stessi bambini. A tal fine sono state fatte due rilevazioni sugli stessi bambini in anni diversi. Metodo. Il campione è composto da 274 bambini frequentanti le scuole primarie di Quartu S. Elena (CA) del I e V circolo. I bambini sono stati testati una prima volta nel 2009 e retestati nel 2010 per evidenziare modifiche nell’autovalutazione e nell’eterovalutazione. In questo periodo non sono stati effettuati interventi specifici sul gruppo classe. Gli strumenti utilizzati sono: l'Extended Class Play (ECP) test eterovalutativo, costituito da 5 fattori (Aggressività, Prosocialità, Vittimizzazione, Timidezza, Instabilità Emotiva) ed il Big Five Children (BFC) test di personalità autovalutativo composto anch'esso da 5 fattori (Energia, Amicalità, Coscienziosità, Instabilità Emotiva, Apertura Mentale). Sono state successivamente effettuate due ANOVA a disegno per misure ripetute a due fattori (5x2). Per la prima analisi il primo fattore era il “test” a cinque livelli, corrispondenti a ciascun fattore del BFC, ed il secondo fattore era il “tempo” a due livelli: prima e seconda rilevazione. La seconda ANOVA a disegno per misure ripetute a due fattori (5x2) aveva un primo fattore “test” a cinque livelli, corrispondenti a ciascun fattore del ECP, ed un secondo fattore “tempo” a due livelli: prima e seconda rilevazione. Risultati autovalutazione. I risultati sono significativi per l’interazione “test” per “tempo (p<0,01) per entrambe le ANOVA. Successivamente si è proceduto ad un confronto post-hoc tra le medie tramite il test di Duncan per entrambe le ANOVA. BFC: Il confronto tra le rilevazioni degli anni 2009 (test) e 2010 (retest) non ha mostrato cambiamenti significativi statisticamente per quel che riguarda il fattore Energia. L'Amicalità presenta una diminuzione significativa tra le due rilevazioni, i bambini mostrano un'Amicalità significativamente più bassa nel retest. Anche per il fattore Coscienziosità si osserva un risultato significativo tra le medie delle due rilevazioni: i bambini alla seconda rilevazione sono caratterizzati da una “Coscienziosità” significativamente inferiore. Il confronto tra i risultati della rilevazione del test e quella del retest per i fattori Instabilità Emotiva e Apertura mentale, non ha mostrato differenze statisticamente significative. ECP: I risultati sono significativi per l’interazione “test” per tempo (p<0,01). Il confronto tra le Rilevazioni degli anni 2009 e 2010 ha mostrato cambiamenti significativi statisticamente per quel che riguarda il fattore Aggressività. Questo test si basa sulle nomine dei bambini e sulla reputazione sociale. Perciò un bambino che ha più nomine per il fattore aggressività, vuol dire che è considerato tale (come aggressivo) dai pari che lo indicano al test segnandone il nome. Un aumento del punteggio per il fattore “aggressività” per il singolo bambino significa, quindi, una valutazione concorde da parte dei pari. Infatti, nella seconda rilevazione i bambini che erano stati considerati aggressivi nella prima rilevazione hanno aumentato il numero di nomine da parte dei pari. Perciò la maggior parte dei pari tenderà a classificare come aggressivo il bambino in questione. Ciò significa che i bambini classificati come “Aggressivi” sono considerati tali dalla maggior parte del gruppo classe. Nel confronto tra la prima e seconda rilevazione si osserva un aumento significativo del valore medio del fattore aggressività. Poiché il totale dei bambini è lo stesso, si osserva un aumento dei punteggi (nomine) di quei bambini già reputati aggressivi alla prima rilevazione. Pertanto la seconda rilevazione mostra una conformità di giudizio da parte dei pari nel giudicare alcuni compagni come “Aggressivi”. Lo stesso si può osservare per il fattore Prosocialità, infatti, si assiste nelle due rilevazioni a dei cambiamenti significativi statisticamente. I bambini classificati come “Prosociali” sono dunque considerati tali dalla maggior parte della classe. Il fattore Vittimizzazione e il fattore Instabilità Emotiva per il confronto tra test e retest non hanno mostrato cambiamenti significativi statisticamente. Nel caso del fattore Timidezza, si è osservata una diminuzione significativa del livello medio. Discussione: I risultati relativi all’autovalutazione tramite BFC mostrano come in assenza di un intervento specifico sul gruppo classe i bambini tendono a diminuire l’Amicalità, e la Coscienziosità. Cioè tendono ad avere maggiori difficoltà a stringere rapporti amicali e a portare a termine gli obiettivi. I risultati relativi all’eterovalutazione tramite ECP mostrano come i bambini tendano, se non si procede ad interventi specifici, ad una conformità dei giudizi specialmente sui bambini aggressivi e sui bambini prosociali. Con il termine “bambino prosociale” si intende il bambino che è disposto ad occuparsi degli altri. Il bambino che viene giudicato “aggressivo” o “prosociale” finirà per “recitare” il ruolo attribuitogli dai compagni di classe. Analogamente, questi ultimi saranno concordi negli attribuirgli quel ruolo. Pertanto, nel lungo periodo, potrebbero avere luogo degli irrigidimenti di ruoli con conseguenti fratture all’interno della classe. Bibliografia Hodges, E. V. E., Boivin, M., Vitaro, F., & Bukowski, W. M. (1999). The power of friendship protection against an escalating cycle of peer victimization. Developmental Psychology, 35(1), 94–101. Poulin, F., & Boivin, M. (2000). The role of proactive and reactive aggression in the formation and development of boys’ friendships. Developmental Psychology, 36, 233–240. Rubin, K. H., Bukowski, W., & Parker, J. G. (1998). Peer interactions, relationships, and groups. In N. Eisenberg (Ed.),W. Damon (Series Ed.), Handbook of child psychology: 3. Social, emotional, and personality development (5th ed., pp. 619–700). New York: Wiley.

Etero e autovalutazione nei bambini in età scolare e stabilità degli indici

CONTE, STELLA;
2011-01-01

Abstract

Introduzione. Numerose ricerche hanno mostrato come l’accettazione da parte dei pari sia fondamentale nella prevenzione di comportamenti a rischio (aggressività etero e autodiretta) in bambini di età scolare (Poulin & Bovin 2000; Hodges, E. V. E., Boivin, M., Vitaro, F., & Bukowski, W. M. 1999; (Rubin et al., 1998). In letteratura sono stati elaborati molti metodi al fine di misurare le preferenze sociali tramite questionari sociometrici, tra i quali l'Extended Class Play. L'obiettivo di questa ricerca è di osservare se gli indici di preferenza/rifiuto sociale si modifichino nel tempo senza un intervento specifico sulla classe. Inoltre si vuole osservare come si modifichino gli aspetti di personalità sugli stessi bambini. A tal fine sono state fatte due rilevazioni sugli stessi bambini in anni diversi. Metodo. Il campione è composto da 274 bambini frequentanti le scuole primarie di Quartu S. Elena (CA) del I e V circolo. I bambini sono stati testati una prima volta nel 2009 e retestati nel 2010 per evidenziare modifiche nell’autovalutazione e nell’eterovalutazione. In questo periodo non sono stati effettuati interventi specifici sul gruppo classe. Gli strumenti utilizzati sono: l'Extended Class Play (ECP) test eterovalutativo, costituito da 5 fattori (Aggressività, Prosocialità, Vittimizzazione, Timidezza, Instabilità Emotiva) ed il Big Five Children (BFC) test di personalità autovalutativo composto anch'esso da 5 fattori (Energia, Amicalità, Coscienziosità, Instabilità Emotiva, Apertura Mentale). Sono state successivamente effettuate due ANOVA a disegno per misure ripetute a due fattori (5x2). Per la prima analisi il primo fattore era il “test” a cinque livelli, corrispondenti a ciascun fattore del BFC, ed il secondo fattore era il “tempo” a due livelli: prima e seconda rilevazione. La seconda ANOVA a disegno per misure ripetute a due fattori (5x2) aveva un primo fattore “test” a cinque livelli, corrispondenti a ciascun fattore del ECP, ed un secondo fattore “tempo” a due livelli: prima e seconda rilevazione. Risultati autovalutazione. I risultati sono significativi per l’interazione “test” per “tempo (p<0,01) per entrambe le ANOVA. Successivamente si è proceduto ad un confronto post-hoc tra le medie tramite il test di Duncan per entrambe le ANOVA. BFC: Il confronto tra le rilevazioni degli anni 2009 (test) e 2010 (retest) non ha mostrato cambiamenti significativi statisticamente per quel che riguarda il fattore Energia. L'Amicalità presenta una diminuzione significativa tra le due rilevazioni, i bambini mostrano un'Amicalità significativamente più bassa nel retest. Anche per il fattore Coscienziosità si osserva un risultato significativo tra le medie delle due rilevazioni: i bambini alla seconda rilevazione sono caratterizzati da una “Coscienziosità” significativamente inferiore. Il confronto tra i risultati della rilevazione del test e quella del retest per i fattori Instabilità Emotiva e Apertura mentale, non ha mostrato differenze statisticamente significative. ECP: I risultati sono significativi per l’interazione “test” per tempo (p<0,01). Il confronto tra le Rilevazioni degli anni 2009 e 2010 ha mostrato cambiamenti significativi statisticamente per quel che riguarda il fattore Aggressività. Questo test si basa sulle nomine dei bambini e sulla reputazione sociale. Perciò un bambino che ha più nomine per il fattore aggressività, vuol dire che è considerato tale (come aggressivo) dai pari che lo indicano al test segnandone il nome. Un aumento del punteggio per il fattore “aggressività” per il singolo bambino significa, quindi, una valutazione concorde da parte dei pari. Infatti, nella seconda rilevazione i bambini che erano stati considerati aggressivi nella prima rilevazione hanno aumentato il numero di nomine da parte dei pari. Perciò la maggior parte dei pari tenderà a classificare come aggressivo il bambino in questione. Ciò significa che i bambini classificati come “Aggressivi” sono considerati tali dalla maggior parte del gruppo classe. Nel confronto tra la prima e seconda rilevazione si osserva un aumento significativo del valore medio del fattore aggressività. Poiché il totale dei bambini è lo stesso, si osserva un aumento dei punteggi (nomine) di quei bambini già reputati aggressivi alla prima rilevazione. Pertanto la seconda rilevazione mostra una conformità di giudizio da parte dei pari nel giudicare alcuni compagni come “Aggressivi”. Lo stesso si può osservare per il fattore Prosocialità, infatti, si assiste nelle due rilevazioni a dei cambiamenti significativi statisticamente. I bambini classificati come “Prosociali” sono dunque considerati tali dalla maggior parte della classe. Il fattore Vittimizzazione e il fattore Instabilità Emotiva per il confronto tra test e retest non hanno mostrato cambiamenti significativi statisticamente. Nel caso del fattore Timidezza, si è osservata una diminuzione significativa del livello medio. Discussione: I risultati relativi all’autovalutazione tramite BFC mostrano come in assenza di un intervento specifico sul gruppo classe i bambini tendono a diminuire l’Amicalità, e la Coscienziosità. Cioè tendono ad avere maggiori difficoltà a stringere rapporti amicali e a portare a termine gli obiettivi. I risultati relativi all’eterovalutazione tramite ECP mostrano come i bambini tendano, se non si procede ad interventi specifici, ad una conformità dei giudizi specialmente sui bambini aggressivi e sui bambini prosociali. Con il termine “bambino prosociale” si intende il bambino che è disposto ad occuparsi degli altri. Il bambino che viene giudicato “aggressivo” o “prosociale” finirà per “recitare” il ruolo attribuitogli dai compagni di classe. Analogamente, questi ultimi saranno concordi negli attribuirgli quel ruolo. Pertanto, nel lungo periodo, potrebbero avere luogo degli irrigidimenti di ruoli con conseguenti fratture all’interno della classe. Bibliografia Hodges, E. V. E., Boivin, M., Vitaro, F., & Bukowski, W. M. (1999). The power of friendship protection against an escalating cycle of peer victimization. Developmental Psychology, 35(1), 94–101. Poulin, F., & Boivin, M. (2000). The role of proactive and reactive aggression in the formation and development of boys’ friendships. Developmental Psychology, 36, 233–240. Rubin, K. H., Bukowski, W., & Parker, J. G. (1998). Peer interactions, relationships, and groups. In N. Eisenberg (Ed.),W. Damon (Series Ed.), Handbook of child psychology: 3. Social, emotional, and personality development (5th ed., pp. 619–700). New York: Wiley.
2011
BFQ; Extended Class Play; Children
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