Il tema del turismo è, certamente, centrale per lo sviluppo economico, sociale e territoriale della Sardegna. Si tratta di un’indicazione chiara ed esplicita dell’Amministrazione della Regione Autonoma della Sardegna che, nel Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile (PRSTS), fa notare che: Il turismo offre considerevoli possibilità di sviluppo economico in termini di creazione di occupazione, di diversificazione della struttura produttiva, di salva-guardia delle specificità culturali, di tutela e valorizzazione dell’ambiente. In Sardegna tuttavia è sinora mancata una strategia complessiva per lo svilup-po del settore, e questo ha fatto sì che le sue potenzialità economiche si siano concretizzate solo parzialmente . Non vi è dubbio che, nel quadro delle problematiche, complesse e diversificate, del comparto turistico, un ruolo di particolare importanza sia da attribuire ai porti turistici, quali infrastrutture e servizi, dal lato dell’offerta, e fonti di attrazione e fruizione delle risorse ambientali della Regione, dal lato della domanda, che caratterizzano ed identificano aree significative e qualitativamente preziose dei contesti costieri. Il tema dei porti turistici è, inoltre, particolarmente interessante per la Sardegna, che, essendo un’isola, si configura come un sistema ben circoscritto e definito per quanto riguarda la portualità, e, in particolare, la portualità turistica. In altre parole, mentre per una regione peninsulare la pianificazione dei porti turistici avrebbe la necessità di essere letta contestualmente a quella di altre regioni, ed il sistema regionale di questi porti si configurerebbe come aperto, conferendo alle questioni da trattare contorni abbastanza sfumati e incerti, nel caso sardo l’insieme dei porti turistici si può pianificare come un sistema chiuso, almeno entro certi limiti, in quanto la questione delle relazioni con il resto dell’Italia e dei Paesi mediterranei è certamente di ordine diverso rispetto a quella relativa all’interno dell’Isola. I porti turistici, nel quadro della pianificazione territoriale, economica e sociale della Sardegna, non sono mai stati, fino ad ora, riferimento per una pianificazione di sistema, né, allo stato attuale, vi è alcuna legge che dia all’Amministrazione regionale o ad un’altra pubblica amministrazione, competenze specifiche per questa pianificazione, né vi è uno strumento, una tipologia di piano, che regoli questa materia. Quindi, da un lato, non vi è dubbio che la pianificazione dei porti turistici sia di sistema, e che ci sia la necessità di norme nuove che la definiscano e la regolino, in termini di soggetti, strumenti di piano e competenze, e, dall’altro, che a questo processo di pianificazione, che, quando sarà avviato, sarà senz’altro caratterizzato dall’essere nuovo e, speriamo, innovativo, per la Sardegna, si debba accompagnare un robusto processo di valutazione. Il processo valutativo, che si pone a sostegno di un nuovo ed innovativo processo di pianificazione, è l’argomento generale che la sede presso il Dipartimento di Ingegneria del territorio dell’Università di Cagliari del Progetto di ricerca di rilevante interesse nazionale “Sostenibilità urbana ed e-governance nella pianificazione fisica” del Progetto di ricerca nazionale, di cui la sede di Cagliari è capofila, finanziato dalla Regione Sardegna sui fondi della legge regionale n. 7/2007, “Tecniche per la preparazione e lo sviluppo di processi partecipativi per la pianificazione sostenibile del territorio”. È certamente possibile, soprattutto in termini di ricerca scientifica applicata alla pianificazione del territorio, cercare di definire le caratteristiche di questo processo valutativo che, per essere efficace, dovrebbe avere le caratteristiche su cui si è sviluppata la discussione del capitolo introduttivo di questo volume. È, a mio avviso, importante riportare qui un passo di quel capitolo, che definisce il senso della ricerca che la Sede di Cagliari sta sviluppando. La valutazione è apprendimento continuo, capacità di mediazione tra visioni diverse e spesso contrastanti, e costruzione di piani, cioè di trasformazioni del presente in futuro, che siano quanto più efficaci possibile. Da questo punto di vista, vi sono quattro concetti fondamentali che caratterizzano la valutazione come processo partecipato-inclusivo ed incrementale, caratteristica, quest’ultima, che esprime bene il carattere processuale della partecipazione, la cui qualità sta nel fatto che, in maniera incrementale, tende ad includere, nell’apprendimento del contesto e nella proposta di piano (di narrativa condivisa del miglior futuro possibile), sempre più soggetti, che sempre più apportano contributi utili e colti al piano stesso. Questi quattro concetti sono good governance, endoprocedimentalità, partecipazione e sostenibilità. Rispetto al capitolo introduttivo, in questo si premette la discussione sulla sostenibilità del sistema dei porti turistici della Sardegna a quella sulla partecipazione, in quanto quest’ultima consente più agevolmente di proporre una sintesi relativa a endoprocedimentalità e sostenibilità. La pianificazione del sistema regionale dei porti turistici è una buona “palestra” per sperimentare una valutazione che sia incrementale e partecipata-inclusiva, attraverso la sperimentazione del significato proprio, in questo contesto valutativo-pianificatorio, dei concetti di good governance, endoprocedimentalità, partecipazione e sostenibilità. In questo capitolo si discutono questi concetti, nell’orizzonte della pianificazione-valutazione del sistema regionale dei porti turistici. L’organizza¬zione del capitolo è formalmente articolata come il capitolo introduttivo, con quattro sezioni, ognuna delle quali propone una discussione di uno dei quattro concetti di riferimento, ed una sezione conclusiva, in cui si tirano le somme e si propone la prospettiva dello sviluppo futuro della ricerca.

Questioni problematiche per la VAS di un piano del sistema dei porti turistici della Sardegna

ZOPPI, CORRADO
2012-01-01

Abstract

Il tema del turismo è, certamente, centrale per lo sviluppo economico, sociale e territoriale della Sardegna. Si tratta di un’indicazione chiara ed esplicita dell’Amministrazione della Regione Autonoma della Sardegna che, nel Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile (PRSTS), fa notare che: Il turismo offre considerevoli possibilità di sviluppo economico in termini di creazione di occupazione, di diversificazione della struttura produttiva, di salva-guardia delle specificità culturali, di tutela e valorizzazione dell’ambiente. In Sardegna tuttavia è sinora mancata una strategia complessiva per lo svilup-po del settore, e questo ha fatto sì che le sue potenzialità economiche si siano concretizzate solo parzialmente . Non vi è dubbio che, nel quadro delle problematiche, complesse e diversificate, del comparto turistico, un ruolo di particolare importanza sia da attribuire ai porti turistici, quali infrastrutture e servizi, dal lato dell’offerta, e fonti di attrazione e fruizione delle risorse ambientali della Regione, dal lato della domanda, che caratterizzano ed identificano aree significative e qualitativamente preziose dei contesti costieri. Il tema dei porti turistici è, inoltre, particolarmente interessante per la Sardegna, che, essendo un’isola, si configura come un sistema ben circoscritto e definito per quanto riguarda la portualità, e, in particolare, la portualità turistica. In altre parole, mentre per una regione peninsulare la pianificazione dei porti turistici avrebbe la necessità di essere letta contestualmente a quella di altre regioni, ed il sistema regionale di questi porti si configurerebbe come aperto, conferendo alle questioni da trattare contorni abbastanza sfumati e incerti, nel caso sardo l’insieme dei porti turistici si può pianificare come un sistema chiuso, almeno entro certi limiti, in quanto la questione delle relazioni con il resto dell’Italia e dei Paesi mediterranei è certamente di ordine diverso rispetto a quella relativa all’interno dell’Isola. I porti turistici, nel quadro della pianificazione territoriale, economica e sociale della Sardegna, non sono mai stati, fino ad ora, riferimento per una pianificazione di sistema, né, allo stato attuale, vi è alcuna legge che dia all’Amministrazione regionale o ad un’altra pubblica amministrazione, competenze specifiche per questa pianificazione, né vi è uno strumento, una tipologia di piano, che regoli questa materia. Quindi, da un lato, non vi è dubbio che la pianificazione dei porti turistici sia di sistema, e che ci sia la necessità di norme nuove che la definiscano e la regolino, in termini di soggetti, strumenti di piano e competenze, e, dall’altro, che a questo processo di pianificazione, che, quando sarà avviato, sarà senz’altro caratterizzato dall’essere nuovo e, speriamo, innovativo, per la Sardegna, si debba accompagnare un robusto processo di valutazione. Il processo valutativo, che si pone a sostegno di un nuovo ed innovativo processo di pianificazione, è l’argomento generale che la sede presso il Dipartimento di Ingegneria del territorio dell’Università di Cagliari del Progetto di ricerca di rilevante interesse nazionale “Sostenibilità urbana ed e-governance nella pianificazione fisica” del Progetto di ricerca nazionale, di cui la sede di Cagliari è capofila, finanziato dalla Regione Sardegna sui fondi della legge regionale n. 7/2007, “Tecniche per la preparazione e lo sviluppo di processi partecipativi per la pianificazione sostenibile del territorio”. È certamente possibile, soprattutto in termini di ricerca scientifica applicata alla pianificazione del territorio, cercare di definire le caratteristiche di questo processo valutativo che, per essere efficace, dovrebbe avere le caratteristiche su cui si è sviluppata la discussione del capitolo introduttivo di questo volume. È, a mio avviso, importante riportare qui un passo di quel capitolo, che definisce il senso della ricerca che la Sede di Cagliari sta sviluppando. La valutazione è apprendimento continuo, capacità di mediazione tra visioni diverse e spesso contrastanti, e costruzione di piani, cioè di trasformazioni del presente in futuro, che siano quanto più efficaci possibile. Da questo punto di vista, vi sono quattro concetti fondamentali che caratterizzano la valutazione come processo partecipato-inclusivo ed incrementale, caratteristica, quest’ultima, che esprime bene il carattere processuale della partecipazione, la cui qualità sta nel fatto che, in maniera incrementale, tende ad includere, nell’apprendimento del contesto e nella proposta di piano (di narrativa condivisa del miglior futuro possibile), sempre più soggetti, che sempre più apportano contributi utili e colti al piano stesso. Questi quattro concetti sono good governance, endoprocedimentalità, partecipazione e sostenibilità. Rispetto al capitolo introduttivo, in questo si premette la discussione sulla sostenibilità del sistema dei porti turistici della Sardegna a quella sulla partecipazione, in quanto quest’ultima consente più agevolmente di proporre una sintesi relativa a endoprocedimentalità e sostenibilità. La pianificazione del sistema regionale dei porti turistici è una buona “palestra” per sperimentare una valutazione che sia incrementale e partecipata-inclusiva, attraverso la sperimentazione del significato proprio, in questo contesto valutativo-pianificatorio, dei concetti di good governance, endoprocedimentalità, partecipazione e sostenibilità. In questo capitolo si discutono questi concetti, nell’orizzonte della pianificazione-valutazione del sistema regionale dei porti turistici. L’organizza¬zione del capitolo è formalmente articolata come il capitolo introduttivo, con quattro sezioni, ognuna delle quali propone una discussione di uno dei quattro concetti di riferimento, ed una sezione conclusiva, in cui si tirano le somme e si propone la prospettiva dello sviluppo futuro della ricerca.
2012
9788856845969
Governance; Pianificazione; Valutazione
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