Nei momenti storici di stravolte incertezze, ai confini in cui le cose si ribaltano, sono spesso i poeti più sapienti e gli intellettuali più visionari quelli capaci, nella ricerca dell'inaudito, di fare il punto e indicare la direzione, facendosi paladini di una tensione all'assoluto della conoscenza e della verità impregnata di valenze etico-politiche. Hegel e Dante, Heidegger e Hoelderlin, Derrida e Celan, Waldenfels e Pasolini, per far riferimento solo ad alcuni degli autori in questione, dimostrano in fondo che mythos, episteme e praxis non solo convivono, ma si alimentano reciprocamente: non si tratta infatti banalmente di costruire un'opera che sia scientificamente all'altezza del sapere e nemmeno di porre semplicemente il proprio talento e le proprie conoscenze al servizio di un progetto etico-politico ragionevole piuttosto che scellerato, non si vuole intrattenere o istruire ammonendo ad essere migliori, è piuttosto in gioco la rappresentazione di quell'impossibile che è la totalità di un'epoca nell'assolutezza della sua verità, epoca che così si mette di fronte alle sue scelte. La memoria madre delle Muse, la cognizione attenta nell'osservare e la profezia che già costruisce il futuro si intrecciano allora in un'allucinazione che dice la verità per amore di giustizia.

Dietro le orme dei poeti. Immaginazione, verità, scelta

BAPTIST, GABRIELLA
2012-01-01

Abstract

Nei momenti storici di stravolte incertezze, ai confini in cui le cose si ribaltano, sono spesso i poeti più sapienti e gli intellettuali più visionari quelli capaci, nella ricerca dell'inaudito, di fare il punto e indicare la direzione, facendosi paladini di una tensione all'assoluto della conoscenza e della verità impregnata di valenze etico-politiche. Hegel e Dante, Heidegger e Hoelderlin, Derrida e Celan, Waldenfels e Pasolini, per far riferimento solo ad alcuni degli autori in questione, dimostrano in fondo che mythos, episteme e praxis non solo convivono, ma si alimentano reciprocamente: non si tratta infatti banalmente di costruire un'opera che sia scientificamente all'altezza del sapere e nemmeno di porre semplicemente il proprio talento e le proprie conoscenze al servizio di un progetto etico-politico ragionevole piuttosto che scellerato, non si vuole intrattenere o istruire ammonendo ad essere migliori, è piuttosto in gioco la rappresentazione di quell'impossibile che è la totalità di un'epoca nell'assolutezza della sua verità, epoca che così si mette di fronte alle sue scelte. La memoria madre delle Muse, la cognizione attenta nell'osservare e la profezia che già costruisce il futuro si intrecciano allora in un'allucinazione che dice la verità per amore di giustizia.
2012
9788857512747
filosofia; poesia; immaginazione
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