Il confine non va considerato un elemento scontato che caratterizza il quotidiano, ma la base stessa su cui ogni forma di convivenza si articola e si sviluppa. La ripresa dell’elemento spaziale e liminale come possibilità espressiva del fatto letterario è decisiva nell’attribuzione di qualità al discorso sulla relazione fra spazio e tempo, a partire dalla definizione di cronotopo letterario di origine bachtiniana. In questa luce, la recente attenzione per la geografia letteraria evidenzia un riassetto delle prospettive critiche oggi più attente che in passato a dinamiche specifiche (irrisolte) che a teleologie di carattere temporale.

introduzione. I limiti, le parole e le cose

GUGLIELMI, MARINA NELLA;PALA, MAURO
2011-01-01

Abstract

Il confine non va considerato un elemento scontato che caratterizza il quotidiano, ma la base stessa su cui ogni forma di convivenza si articola e si sviluppa. La ripresa dell’elemento spaziale e liminale come possibilità espressiva del fatto letterario è decisiva nell’attribuzione di qualità al discorso sulla relazione fra spazio e tempo, a partire dalla definizione di cronotopo letterario di origine bachtiniana. In questa luce, la recente attenzione per la geografia letteraria evidenzia un riassetto delle prospettive critiche oggi più attente che in passato a dinamiche specifiche (irrisolte) che a teleologie di carattere temporale.
2011
9788860819888
limiti, confini, epistemologia
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