In una ipotetica mappa multi-scalare delle migrazioni urbane attuali in Italia, sembra emergere una geografia costretta da spinte contraddittorie fatte di inserimenti e esclusioni, meticciato e isolamento, identità contrapposte ma anche originali situazioni di complessità culturale. In essa compaiono e scompaiono quartieri e tipologie, si trasformano le persistenze, si spostano le funzioni e si ridefiniscono le territorialità e le pratiche della città nella sua interezza. I quartieri storici diventano etnici conoscendo fasi di degrado quanto potenziali nuovi valori patrimoniali; le periferie assumono inedite funzioni di spazio pubblico e di ritrovo per comunità di differenti provenienze; nelle scuole si formano classi di alunni sempre più miste per quanto unitarie; nei mezzi di trasporto collettivo si familiarizzano sguardi, lingue e appartenenze di diversa origine. Sovvertendo l’ordine urbano tradizionale emerge un nuovo ordine territoriale composto di porzioni di spazio e comunità apparentemente informi e inconsuete - ma anche in progressiva stabilizzazione - nel quale si individuano inedite “situazioni” urbane di tipo cosmopolita.

Spazi di “nuova Italia”: fra situazioni di cosmopolitismo urbano e condizioni di contenimento forzato

CATTEDRA, RAFFAELE;MEMOLI, MAURIZIO
2012-01-01

Abstract

In una ipotetica mappa multi-scalare delle migrazioni urbane attuali in Italia, sembra emergere una geografia costretta da spinte contraddittorie fatte di inserimenti e esclusioni, meticciato e isolamento, identità contrapposte ma anche originali situazioni di complessità culturale. In essa compaiono e scompaiono quartieri e tipologie, si trasformano le persistenze, si spostano le funzioni e si ridefiniscono le territorialità e le pratiche della città nella sua interezza. I quartieri storici diventano etnici conoscendo fasi di degrado quanto potenziali nuovi valori patrimoniali; le periferie assumono inedite funzioni di spazio pubblico e di ritrovo per comunità di differenti provenienze; nelle scuole si formano classi di alunni sempre più miste per quanto unitarie; nei mezzi di trasporto collettivo si familiarizzano sguardi, lingue e appartenenze di diversa origine. Sovvertendo l’ordine urbano tradizionale emerge un nuovo ordine territoriale composto di porzioni di spazio e comunità apparentemente informi e inconsuete - ma anche in progressiva stabilizzazione - nel quale si individuano inedite “situazioni” urbane di tipo cosmopolita.
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