Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento dell’attenzione verso gli utenti degli ambienti di cura da parte sia dei progettisti, sia di coloro che hanno il compito di de-cidere e di investire fondi in materia di organizzazione degli aspetti fisico-spaziali dell’ambiente ospedaliero Nel corso degli ultimi anni si è verificato un aumento di consapevolezza da parte del mondo della progettazione urbanistico-architettonica rispetto alla soddisfazione di bisogni, desideri, richieste e scopi degli utenti. Tale consapevolezza ha trovato espres-sione in un approccio, definito “progettazione sociale” (Sommer, 1983) o “progettazione centrata sull’utente” (Gifford, 2002), che si pone l’obiettivo di pianificare e progettare spazi da edificare prendendo in considerazione il punto di vista degli utenti attuali o potenziali. Il testo tratta le evidenze empiriche, emerse in studi internazionali, che possono avere ripercussioni applicative, alla luce della promozione di un tipo di progettazione sanitaria centrata sull’utente. Ciò che viene sottolineato è come la consulenza psicologico-ambientale possa rappresentare uno strumento in grado di fornire dati attendibili, sistematici e rigorosi per individuare le soluzioni più adeguate all’umanizzazione sia di specifici reparti, sia di ambienti di cura con diversa funzione nel territorio e inseriti in contesti sociali specifi-catamente connotati.

Psicologia ambientale e umanizzazione fisico-spaziale degli ambienti di cura

FORNARA, FERDINANDO;MURA, MARINA
2010-01-01

Abstract

Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento dell’attenzione verso gli utenti degli ambienti di cura da parte sia dei progettisti, sia di coloro che hanno il compito di de-cidere e di investire fondi in materia di organizzazione degli aspetti fisico-spaziali dell’ambiente ospedaliero Nel corso degli ultimi anni si è verificato un aumento di consapevolezza da parte del mondo della progettazione urbanistico-architettonica rispetto alla soddisfazione di bisogni, desideri, richieste e scopi degli utenti. Tale consapevolezza ha trovato espres-sione in un approccio, definito “progettazione sociale” (Sommer, 1983) o “progettazione centrata sull’utente” (Gifford, 2002), che si pone l’obiettivo di pianificare e progettare spazi da edificare prendendo in considerazione il punto di vista degli utenti attuali o potenziali. Il testo tratta le evidenze empiriche, emerse in studi internazionali, che possono avere ripercussioni applicative, alla luce della promozione di un tipo di progettazione sanitaria centrata sull’utente. Ciò che viene sottolineato è come la consulenza psicologico-ambientale possa rappresentare uno strumento in grado di fornire dati attendibili, sistematici e rigorosi per individuare le soluzioni più adeguate all’umanizzazione sia di specifici reparti, sia di ambienti di cura con diversa funzione nel territorio e inseriti in contesti sociali specifi-catamente connotati.
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