Il contributo esamina le problematiche collegate al disposto dell’art. 2231 del codice civile. La norma - collocata nella disciplina delle professioni intellettuali - stabilisce che il professionista non iscritto negli albi o elenchi istituiti per legge non ha azione per il pagamento della retribuzione altrimenti spettante per la prestazione eseguita. Limitandosi ad enunciare la principale conseguenza civilistica dell’inosservanza del precetto relativo all’obbligo di iscrizione, la disposizione solleva diversi problemi interpretativi relativi alla sorte del contratto concluso dal professionista non iscritto all’albo. L’autore li affronta proponendo una propria ricostruzione e soluzioni che, nel tenere in considerazione le opinioni tradizionali della dottrina e gli orientamenti anche più recenti della giurisprudenza, vengono elaborate ed inserite in una visione d’insieme del quadro normativo rilevante. Quest’ultimo viene difatti ricostruito anche attraverso il confronto con la norma penale che sanziona l’esercizio abusivo delle professioni protette e con le regole dettate per altre professioni (mediatore e agente di commercio), nonché mediante un costante riferimento alle più importanti leggi professionali. L’autore si interroga, altresì, sull’attualità del precetto codicistico nel sistema delineato dal diritto comunitario, concludendo nel senso della compatibilità della disciplina interna con gli obiettivi di promozione della concorrenza perseguiti a livello europeo.

ART. 2231 - MANCANZA DI ISCRIZIONE

PISU, ALESSANDRA
2014-01-01

Abstract

Il contributo esamina le problematiche collegate al disposto dell’art. 2231 del codice civile. La norma - collocata nella disciplina delle professioni intellettuali - stabilisce che il professionista non iscritto negli albi o elenchi istituiti per legge non ha azione per il pagamento della retribuzione altrimenti spettante per la prestazione eseguita. Limitandosi ad enunciare la principale conseguenza civilistica dell’inosservanza del precetto relativo all’obbligo di iscrizione, la disposizione solleva diversi problemi interpretativi relativi alla sorte del contratto concluso dal professionista non iscritto all’albo. L’autore li affronta proponendo una propria ricostruzione e soluzioni che, nel tenere in considerazione le opinioni tradizionali della dottrina e gli orientamenti anche più recenti della giurisprudenza, vengono elaborate ed inserite in una visione d’insieme del quadro normativo rilevante. Quest’ultimo viene difatti ricostruito anche attraverso il confronto con la norma penale che sanziona l’esercizio abusivo delle professioni protette e con le regole dettate per altre professioni (mediatore e agente di commercio), nonché mediante un costante riferimento alle più importanti leggi professionali. L’autore si interroga, altresì, sull’attualità del precetto codicistico nel sistema delineato dal diritto comunitario, concludendo nel senso della compatibilità della disciplina interna con gli obiettivi di promozione della concorrenza perseguiti a livello europeo.
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