Collana: gran vía original Titolo originale: Canción de tumba Traduzione di: Maria Cristina Secci ISBN: 978-88-95492-32-2 Pagine: 224 Prima edizione: novembre 2014 Formati: brossuraSinossi. Quando è entrata al Pronto Soccorso, qualcuno ha scritto male il suo nome: Guadalupe “Charles”. Ed è così che la chiamano tutti in ospedale. Guadalupe Charles. In certi momenti, al buio, quando ho più paura, cerco di convincermi che sto vegliando il delirio di una sconosciuta. Guadalupe Chávez è stata in gioventù una donna bella che ha vissuto una vita avventurosa fuori dagli schemi. Prostituta per necessità, ha condotto con sé i figli nel suo peregrinare attraverso tutto il Messico, in una lotta costante per difendere la dignità della vita. Ma ora la malattia incurabile della donna impone al figlio-narratore ormai adulto un esercizio autobiografico. Il tempo morto in ospedale accanto al letto della madre diventa creativo, verità e finzione si fondono e la malattia si trasforma in metafora della scrittura, in occasione per confrontarsi con i propri ricordi, con un Messico violento e pieno di contraddizioni, e con un rapporto, quello madre-figlio, conflittuale e a lungo negato. Ballata per mia madre è un viaggio genuino e febbrile nel concetto di famiglia, è la radiografia di un Paese e dei suoi fantasmi culturali, ma è anche un racconto intimo narrato con rabbia e dolorosa dolcezza. Vincitore del Premio Jaén de Novela Inédita nel 2011 e del Premio de Novela Elena Poniatowska nel 2012
"Ballata per mia madre" di Julián Herbert
SECCI, MARIA CRISTINA
2014-01-01
Abstract
Collana: gran vía original Titolo originale: Canción de tumba Traduzione di: Maria Cristina Secci ISBN: 978-88-95492-32-2 Pagine: 224 Prima edizione: novembre 2014 Formati: brossuraSinossi. Quando è entrata al Pronto Soccorso, qualcuno ha scritto male il suo nome: Guadalupe “Charles”. Ed è così che la chiamano tutti in ospedale. Guadalupe Charles. In certi momenti, al buio, quando ho più paura, cerco di convincermi che sto vegliando il delirio di una sconosciuta. Guadalupe Chávez è stata in gioventù una donna bella che ha vissuto una vita avventurosa fuori dagli schemi. Prostituta per necessità, ha condotto con sé i figli nel suo peregrinare attraverso tutto il Messico, in una lotta costante per difendere la dignità della vita. Ma ora la malattia incurabile della donna impone al figlio-narratore ormai adulto un esercizio autobiografico. Il tempo morto in ospedale accanto al letto della madre diventa creativo, verità e finzione si fondono e la malattia si trasforma in metafora della scrittura, in occasione per confrontarsi con i propri ricordi, con un Messico violento e pieno di contraddizioni, e con un rapporto, quello madre-figlio, conflittuale e a lungo negato. Ballata per mia madre è un viaggio genuino e febbrile nel concetto di famiglia, è la radiografia di un Paese e dei suoi fantasmi culturali, ma è anche un racconto intimo narrato con rabbia e dolorosa dolcezza. Vincitore del Premio Jaén de Novela Inédita nel 2011 e del Premio de Novela Elena Poniatowska nel 2012I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.