Riesame della fase romana della regione storica sarda della Marmilla condotto attraverso le fonti letterarie ed epigrafiche. Sembra plausibile che fin dall’inizio del periodo il centro abitato di riferimento del territorio della Marmilla sia stato Uselis (od. Usellus), che verosimilmente in età augustea fu elevato al rango di colonia (Colonia Iulia Augusta Uselis). Dopo una breve rassegna delle ipotesi relative alle circostanze della fondazione della città, nel contributo si prendono in considerazione la presenza delle truppe romane nel territorio, la viabilità, la condizione giuridica degli abitanti di Uselis nella sua fase precoloniale e coloniale e quella delle diverse popolazioni insediate nelle sue pertinenze come ad esempio i Pagani Uneritani e forse i Barsanes/Barsani. L’analisi dei nomi personali contenuti nelle epigrafi mostra da un lato la netta prevalenza dell’onomastica romana nella colonia e dall’altro, nel territorio, la persistenza iniziale, sino almeno alla seconda metà del I secolo d.C., di forme preromane tendente col passare del tempo a cedere il passo a forme antroponimiche più tipiche del mondo romano.
Considerazioni sulla Marmilla di età romana
FLORIS, PIERGIORGIO
2015-01-01
Abstract
Riesame della fase romana della regione storica sarda della Marmilla condotto attraverso le fonti letterarie ed epigrafiche. Sembra plausibile che fin dall’inizio del periodo il centro abitato di riferimento del territorio della Marmilla sia stato Uselis (od. Usellus), che verosimilmente in età augustea fu elevato al rango di colonia (Colonia Iulia Augusta Uselis). Dopo una breve rassegna delle ipotesi relative alle circostanze della fondazione della città, nel contributo si prendono in considerazione la presenza delle truppe romane nel territorio, la viabilità, la condizione giuridica degli abitanti di Uselis nella sua fase precoloniale e coloniale e quella delle diverse popolazioni insediate nelle sue pertinenze come ad esempio i Pagani Uneritani e forse i Barsanes/Barsani. L’analisi dei nomi personali contenuti nelle epigrafi mostra da un lato la netta prevalenza dell’onomastica romana nella colonia e dall’altro, nel territorio, la persistenza iniziale, sino almeno alla seconda metà del I secolo d.C., di forme preromane tendente col passare del tempo a cedere il passo a forme antroponimiche più tipiche del mondo romano.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
FLORIS_P_Considerazioni_sulla_Marmilla_di_età_romana.pdf
Solo gestori archivio
Tipologia:
versione editoriale (VoR)
Dimensione
2.11 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.11 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.