Il presente volume costituisce il primo e preliminare rapporto di ricerca sull’architetto cagliaritano Efisio Luigi Tocco, in particolare sui suoi studi sull’architettura antica e sull’archeologia rivolti allo sviluppo di progetti legati al tema delle acque e degli acquedotti. Nuovi e inediti documenti d’archivio, provenienti dall’Archivio Capitolino di Roma e dall’Archivio Storico Comunale di Cagliari, permettono di inquadrare la sua opera e i lavori svolti in Sardegna tra la metà degli anni Trenta e gli anni Cinquanta del XIX secolo; un periodo di intense frequentazioni e solo un atto della sua vita, spesa con una certa intensità culturale interamente a Roma, dove operò tra la metà degli anni Venti e il 1874, anno della sua morte. Sulla scorta di uno sistematico studio degli autori antichi, Tocco esplorò i ruderi l’acquedotto romano di Cagliari e ne ripropose la riattivazione secondo un rinnovato modello interpretativo. Propose quindi accurati progetti per i nuovi acquedotti di Cagliari e Sassari, poi non realizzati; studiò la marineria antica, la topografia del Tevere e la collocazione dei suoi porti antichi e moderni, l’area Pontina e la campagna romana. Eseguì numerosi scavi archeologici nel Foro Romano e in altri siti, dandone interessanti referti grafici e descrittivi. Il fondo dall’Archivio Capitolino – costituito dalla donazione delle carte dell’architetto che il figlio fece alla Commissione Archeologica Romana nel 1874, di cui si riportano ampie trascrizioni – permettono di riconoscere il ruolo che Tocco ebbe nella Roma del tempo, tra scavi archeologici e studi, pubblicazioni e attività civile, e di interpretare i documenti presenti in altre sedi, spesso inediti e solo ora interpretabili.
Efisio Luigi Tocco (1800c.-1874), architetto e progettista di acquedotti
CADINU, MARCOPrimo
2015-01-01
Abstract
Il presente volume costituisce il primo e preliminare rapporto di ricerca sull’architetto cagliaritano Efisio Luigi Tocco, in particolare sui suoi studi sull’architettura antica e sull’archeologia rivolti allo sviluppo di progetti legati al tema delle acque e degli acquedotti. Nuovi e inediti documenti d’archivio, provenienti dall’Archivio Capitolino di Roma e dall’Archivio Storico Comunale di Cagliari, permettono di inquadrare la sua opera e i lavori svolti in Sardegna tra la metà degli anni Trenta e gli anni Cinquanta del XIX secolo; un periodo di intense frequentazioni e solo un atto della sua vita, spesa con una certa intensità culturale interamente a Roma, dove operò tra la metà degli anni Venti e il 1874, anno della sua morte. Sulla scorta di uno sistematico studio degli autori antichi, Tocco esplorò i ruderi l’acquedotto romano di Cagliari e ne ripropose la riattivazione secondo un rinnovato modello interpretativo. Propose quindi accurati progetti per i nuovi acquedotti di Cagliari e Sassari, poi non realizzati; studiò la marineria antica, la topografia del Tevere e la collocazione dei suoi porti antichi e moderni, l’area Pontina e la campagna romana. Eseguì numerosi scavi archeologici nel Foro Romano e in altri siti, dandone interessanti referti grafici e descrittivi. Il fondo dall’Archivio Capitolino – costituito dalla donazione delle carte dell’architetto che il figlio fece alla Commissione Archeologica Romana nel 1874, di cui si riportano ampie trascrizioni – permettono di riconoscere il ruolo che Tocco ebbe nella Roma del tempo, tra scavi archeologici e studi, pubblicazioni e attività civile, e di interpretare i documenti presenti in altre sedi, spesso inediti e solo ora interpretabili.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Cadinu 2015_TOCCO [online].pdf
Solo gestori archivio
Descrizione: PDF del volume edito
Tipologia:
versione editoriale (VoR)
Dimensione
3.56 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.56 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.