Partendo dalla nota duplicità dell’opera bachelardiana tra raison e rêverie e dalla necessità di tenerle separate per una buona formazione dello spirito scientifico, operando una riduzione in senso fenomenologico della soggettività empirica in soggettività epistemica, il saggio mostra la valenza pedagogica dei più significativi concetti epistemologici di Bachelard, dai razionalismi regionali alla rottura e all’ostacolo epistemologico, passando attraverso un confronto con Piaget, per tornare poi alla distinzione tra sfera razionale ed emotiva e mostrare come non possa esservi formazione dello spirito scientifico se non partendo proprio dalle emozioni e dai vissuti individuali, ammissione che lo stesso autore fa quando parla di amore per le “potenze psichiche” che stanno alla base delle conoscenze.
La dimensione pedagogica del pensiero epistemologico di Bachelard
FADDA, RITA
2004-01-01
Abstract
Partendo dalla nota duplicità dell’opera bachelardiana tra raison e rêverie e dalla necessità di tenerle separate per una buona formazione dello spirito scientifico, operando una riduzione in senso fenomenologico della soggettività empirica in soggettività epistemica, il saggio mostra la valenza pedagogica dei più significativi concetti epistemologici di Bachelard, dai razionalismi regionali alla rottura e all’ostacolo epistemologico, passando attraverso un confronto con Piaget, per tornare poi alla distinzione tra sfera razionale ed emotiva e mostrare come non possa esservi formazione dello spirito scientifico se non partendo proprio dalle emozioni e dai vissuti individuali, ammissione che lo stesso autore fa quando parla di amore per le “potenze psichiche” che stanno alla base delle conoscenze.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.