The wash-house with the respective public fountain of Villacidro and the aqueduct of Terralba with its related works are examples of nineteenth-century growth of Sardinia, able to express international cultural lines and to establish a relationship of affinity with European architectures. These works were designed by Ing. Enrico Pani at the turn of the nineteenth and twentieth centuries. Consisting of 36 tanks covered by an iron roof (from Fonderia Pignone of Florence), the wash-house is one of the few examples of iron architecture in Sardinia in the nine-teenth century. As well as being perfectly in line with the European contemporary architectures, this is also a wonderful object to the use of the water thanks to its elegant structure and its fountain made of trachyte, originally embellished with sculptures by Giuseppe Sartorio, stolen during the last century. Enrico Pani gave the same architec-tural features to the washhouse of Terralba, central artifact of the aqueduct project, of which today remains only the design draw-ings. The operation of Terralba is however interesting for its sheer size and complexity of technical and aesthetic solutions, which lined up the forefront of the contemporary art scene of the time.

Il lavatoio con annessa fontana pubblica di Villacidro e l’acquedotto di Terralba con relative opere sono esempio della crescita ottocentesca della Sardegna, capace di interpretare linee culturali internazionali e di instaurare un rapporto di figliolanza architettonica con l’Europa. Queste opere furono progettate dall’Ing. Enrico Pani a cavallo tra XIX e XX secolo. Costituito da 36 vasche coperte da una struttura in ferro e ghisa (provenienti dalla Fonderia Pignone di Firenze), il lavatoio di Villacidro è uno dei pochi esempi di architettura del ferro nell’Ottocento sardo. Questo, oltre ad essere perfettamente in linea con le tendenze architettoniche dell’Europa con-temporanea, risulta essere anche mirabile oggetto per la fruizione dell’acqua grazie alla sua elegante struttura e alla fontana in trachite, impreziosita originariamente dalle sculture di Giuseppe Sartorio, trafugate du-rante il secolo scorso. Lo stesso tenore ar-chitettonico fu conferito da Pani al lavatoio di Terralba, manufatto cardine del progetto dell’acquedotto, di cui si conservano oggi solo le tavole progettuali. L’operazione di Terralba risulta però interessante anche per la sua vastità e complessità di soluzioni tecniche ed estetiche, che si allineavano all’avanguardia del panorama contempora-neo dell’epoca.

Le architetture dell'acqua di Enrico Pani. Il caso di Villacidro e Terralba / The water-related Architecture by Enrico Pani. The Case of Villacidro and Terralba

MAIS, STEFANO
2015-01-01

Abstract

The wash-house with the respective public fountain of Villacidro and the aqueduct of Terralba with its related works are examples of nineteenth-century growth of Sardinia, able to express international cultural lines and to establish a relationship of affinity with European architectures. These works were designed by Ing. Enrico Pani at the turn of the nineteenth and twentieth centuries. Consisting of 36 tanks covered by an iron roof (from Fonderia Pignone of Florence), the wash-house is one of the few examples of iron architecture in Sardinia in the nine-teenth century. As well as being perfectly in line with the European contemporary architectures, this is also a wonderful object to the use of the water thanks to its elegant structure and its fountain made of trachyte, originally embellished with sculptures by Giuseppe Sartorio, stolen during the last century. Enrico Pani gave the same architec-tural features to the washhouse of Terralba, central artifact of the aqueduct project, of which today remains only the design draw-ings. The operation of Terralba is however interesting for its sheer size and complexity of technical and aesthetic solutions, which lined up the forefront of the contemporary art scene of the time.
2015
978-3-942687-18-8
Il lavatoio con annessa fontana pubblica di Villacidro e l’acquedotto di Terralba con relative opere sono esempio della crescita ottocentesca della Sardegna, capace di interpretare linee culturali internazionali e di instaurare un rapporto di figliolanza architettonica con l’Europa. Queste opere furono progettate dall’Ing. Enrico Pani a cavallo tra XIX e XX secolo. Costituito da 36 vasche coperte da una struttura in ferro e ghisa (provenienti dalla Fonderia Pignone di Firenze), il lavatoio di Villacidro è uno dei pochi esempi di architettura del ferro nell’Ottocento sardo. Questo, oltre ad essere perfettamente in linea con le tendenze architettoniche dell’Europa con-temporanea, risulta essere anche mirabile oggetto per la fruizione dell’acqua grazie alla sua elegante struttura e alla fontana in trachite, impreziosita originariamente dalle sculture di Giuseppe Sartorio, trafugate du-rante il secolo scorso. Lo stesso tenore ar-chitettonico fu conferito da Pani al lavatoio di Terralba, manufatto cardine del progetto dell’acquedotto, di cui si conservano oggi solo le tavole progettuali. L’operazione di Terralba risulta però interessante anche per la sua vastità e complessità di soluzioni tecniche ed estetiche, che si allineavano all’avanguardia del panorama contempora-neo dell’epoca.
Ing. Enrico Pani, Villacidro, Terralba, architecture, washhouse, fountain, water, architetture, lavatoio, fontana, acqua
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