ABSTRACT E’ stato inquadrato entro l’ordinamento giuridico il tema della causalità giuridica e dell’effetto giuridico e si sono, quindi, precisati i concetti di fattispecie, di presupposto e di procedimento. Sono stati poi presentati i diversi tipi di fattispecie, insistendo su quelle che costituiscono poteri e, quindi sono caratterizzate dalla produzione di effetti giuridici innovativi (normativi o semplicemente precettivi). In tale contesto è stato approfondito il tema del c. d. potere di fatto e, cioè, della trasformazione di fatto in poteri giuridici da parte di comportamenti che in via di diritto non sono tali, o perché interamente vincolati, o perché privi di effetti giuridici riconosciuti. E’ stato affrontato, quindi, il tema della invalidità (annullabilità e nullità) e della inefficacia dal punto di vista, sia concettuale, sia positivo (e, cioè, delle diverse branche di diritto positivo), confrontando l’uno e l’altro ed evidenziando le costanti unitarie. In tale contesto è stata effettuata una ricostruzione della invalidità derivata e, previa rassegna delle diverse soluzioni adottate dal diritto positivo e dalla giurisprudenza per i vari casi, si è prospettato un trattamento giuridico concettualmente unitario che contempera la esigenza logica di dare rilievo alla efficacia (o meno) dell’atto antecedente con quella pratica di anticipare ed estendere la tutela giurisdizionale superando i limiti temporali della tutela giurisdizionale.
Le fattispecie quali elementi della dinamica dell'ordinamenti. Tipi, combinazioni, anomalie
ANCORA, FELICE
2005-01-01
Abstract
ABSTRACT E’ stato inquadrato entro l’ordinamento giuridico il tema della causalità giuridica e dell’effetto giuridico e si sono, quindi, precisati i concetti di fattispecie, di presupposto e di procedimento. Sono stati poi presentati i diversi tipi di fattispecie, insistendo su quelle che costituiscono poteri e, quindi sono caratterizzate dalla produzione di effetti giuridici innovativi (normativi o semplicemente precettivi). In tale contesto è stato approfondito il tema del c. d. potere di fatto e, cioè, della trasformazione di fatto in poteri giuridici da parte di comportamenti che in via di diritto non sono tali, o perché interamente vincolati, o perché privi di effetti giuridici riconosciuti. E’ stato affrontato, quindi, il tema della invalidità (annullabilità e nullità) e della inefficacia dal punto di vista, sia concettuale, sia positivo (e, cioè, delle diverse branche di diritto positivo), confrontando l’uno e l’altro ed evidenziando le costanti unitarie. In tale contesto è stata effettuata una ricostruzione della invalidità derivata e, previa rassegna delle diverse soluzioni adottate dal diritto positivo e dalla giurisprudenza per i vari casi, si è prospettato un trattamento giuridico concettualmente unitario che contempera la esigenza logica di dare rilievo alla efficacia (o meno) dell’atto antecedente con quella pratica di anticipare ed estendere la tutela giurisdizionale superando i limiti temporali della tutela giurisdizionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.