Alla luce delle sempre più crescenti criticità del rapporto fra il costruire e l’ambiente e provando a reinterpretare alcuni dei principi mutuati dallo studio dell’architettura tradizionale, è possibile ipotizzare che l’architettura temporanea costituisca una soluzione sostenibile per soddisfare esigenze non durature delle comunità, in particolare per quanto concerne gli ambiti rurali e di rilevante pregio paesaggistico e culturale. In coerenza con la natura stagionale di alcune forme di colonizzazione dell’agro che la tradizione ci ha consegnato, anche in Sardegna (nonostante l’insediamento isolano sia prevalentemente stanziale e di lunga durata), i principi di sostenibilità dell’architettura tradizionale possano essere opportunamente riletti per sostanziare una nuova forma di presidio temporaneo dei contesti deboli, basato sul nuovo paradigma multifunzionale dell’agro.
Riciclo e sostenibilità del costruire: dalla lunga durata alla provvisorietà dell'architettura dello spazio rurale
ATZENI, CARLO
2016-01-01
Abstract
Alla luce delle sempre più crescenti criticità del rapporto fra il costruire e l’ambiente e provando a reinterpretare alcuni dei principi mutuati dallo studio dell’architettura tradizionale, è possibile ipotizzare che l’architettura temporanea costituisca una soluzione sostenibile per soddisfare esigenze non durature delle comunità, in particolare per quanto concerne gli ambiti rurali e di rilevante pregio paesaggistico e culturale. In coerenza con la natura stagionale di alcune forme di colonizzazione dell’agro che la tradizione ci ha consegnato, anche in Sardegna (nonostante l’insediamento isolano sia prevalentemente stanziale e di lunga durata), i principi di sostenibilità dell’architettura tradizionale possano essere opportunamente riletti per sostanziare una nuova forma di presidio temporaneo dei contesti deboli, basato sul nuovo paradigma multifunzionale dell’agro.File | Dimensione | Formato | |
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