L'esame di materiali archivistici del tutto inediti conservati presso l'Archivio storico dell'ETFAS - l'ente di riforma costituito in Sardegna per l'attuazione della legge di riforma agraria voluto dal ministro Antonio Segni - e soprattutto l'analisi dei documenti originali redatti tra il 1950 ha consentito di ricostruire in modo analitico e dettagliato la storia dell'intervento di trasformazione agraria in Sardegna nei suoi più diversi aspetti: da relativi al dibattito nazionale e isolano sulle prospettive della riforma e sulle modalità con la quale avrebbe dovuto essere attuata, a quelli relativi alla definizione della legge e alla nascita degli enti preposti alla sua attuazione, da quelli riguardanti la situazione agraria e della proprietà fondiaria presente nell'isola prima dell'intervento, a quelli concernenti i risultati della riforma sul piano della redistribuzione della proprietà terriera, da quelli relativi alla specificità delle iniziative intraprese nell'isola in considerazione delle peculiari caratteristiche dell'agricoltura sarda, a quelli connessi alla selezione delle famiglie assegnatarie, alla loro formazione e alla loro riorganizzazione sociale nelle borgate e nei centri di nuova costituzione. Dall'esame di questi aspetti si è potuto tracciare un quadro analitico dell'intervento di riforma e di definirne i caratteri peculiari in rapporto a quanto fu attuato in altre realtà della penisola.

La riforma fondiaria in Sardegna (1950-62)

DI FELICE, MARIA LUISA
2004-01-01

Abstract

L'esame di materiali archivistici del tutto inediti conservati presso l'Archivio storico dell'ETFAS - l'ente di riforma costituito in Sardegna per l'attuazione della legge di riforma agraria voluto dal ministro Antonio Segni - e soprattutto l'analisi dei documenti originali redatti tra il 1950 ha consentito di ricostruire in modo analitico e dettagliato la storia dell'intervento di trasformazione agraria in Sardegna nei suoi più diversi aspetti: da relativi al dibattito nazionale e isolano sulle prospettive della riforma e sulle modalità con la quale avrebbe dovuto essere attuata, a quelli relativi alla definizione della legge e alla nascita degli enti preposti alla sua attuazione, da quelli riguardanti la situazione agraria e della proprietà fondiaria presente nell'isola prima dell'intervento, a quelli concernenti i risultati della riforma sul piano della redistribuzione della proprietà terriera, da quelli relativi alla specificità delle iniziative intraprese nell'isola in considerazione delle peculiari caratteristiche dell'agricoltura sarda, a quelli connessi alla selezione delle famiglie assegnatarie, alla loro formazione e alla loro riorganizzazione sociale nelle borgate e nei centri di nuova costituzione. Dall'esame di questi aspetti si è potuto tracciare un quadro analitico dell'intervento di riforma e di definirne i caratteri peculiari in rapporto a quanto fu attuato in altre realtà della penisola.
2004
88-430-3046-9
Riforma agraria; Antonio Segni; Sardegna-Italia; Secondo dopoguerra; Politica economica; Istituzioni; Modernizzazione; Arretratezza; Archivi
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