Al centro delle riflessioni del testo è il rapporto tra gli adolescenti e i giovani e il dolore, indagato nelle forme storiche assunte in un epoca in cui, nelle nuove generazioni, albergano indifferenza, nichilismo e – soprattutto – grande paura del futuro; nonché nelle forme permanenti della sofferenza insita nel crescere e nel lasciarsi alle spalle l’infanzia. L’oggetto della riflessione, che richiede uno sguardo interdisciplinare, è affrontato con riferimenti al concetto di dolore in filosofia e nella scienza e, riguardo alla condizione attuale dei giovani, con il supporto di alcune ricerche empiriche che raccolgono le testimonianze dirette dei ragazzi. Ci si sofferma sulle situazioni individuali e sociali in cui alcuni di essi sperimentano la sofferenza in modo più intenso e problematico rispetto ai coetanei. Nel volume si approfondisce però anche un’insospettata competenza emotiva di questi soggetti i quali, quando sono guidati da un atteggiamento accogliente dei loro vissuti, da parte degli adulti e delle istituzioni educative, divengono capaci di dispiegarla e di renderla fruttuosa. L’invito rivolto ai genitori, agli insegnanti e agli operatori dei contesti pedagogici e educativi è non solo, dunque, a seguire i percorsi dell’educazione alle emozioni, ma a riflettere sui propri stessi vissuti del dolore e sul modo in cui esso si colloca nel nostro universo culturale e valoriale. Infine, il testo pone ai ricercatori e i docenti in ambito pedagogico la domanda su quale ruolo, al di là dei proclami, abbiano l’affettività e l’emotività in una complessiva concezione dell’educazione.
I giovani, il dolore e la crescita. Cultura, formazione, prospettive educative
SECCI, CLAUDIA
2017-01-01
Abstract
Al centro delle riflessioni del testo è il rapporto tra gli adolescenti e i giovani e il dolore, indagato nelle forme storiche assunte in un epoca in cui, nelle nuove generazioni, albergano indifferenza, nichilismo e – soprattutto – grande paura del futuro; nonché nelle forme permanenti della sofferenza insita nel crescere e nel lasciarsi alle spalle l’infanzia. L’oggetto della riflessione, che richiede uno sguardo interdisciplinare, è affrontato con riferimenti al concetto di dolore in filosofia e nella scienza e, riguardo alla condizione attuale dei giovani, con il supporto di alcune ricerche empiriche che raccolgono le testimonianze dirette dei ragazzi. Ci si sofferma sulle situazioni individuali e sociali in cui alcuni di essi sperimentano la sofferenza in modo più intenso e problematico rispetto ai coetanei. Nel volume si approfondisce però anche un’insospettata competenza emotiva di questi soggetti i quali, quando sono guidati da un atteggiamento accogliente dei loro vissuti, da parte degli adulti e delle istituzioni educative, divengono capaci di dispiegarla e di renderla fruttuosa. L’invito rivolto ai genitori, agli insegnanti e agli operatori dei contesti pedagogici e educativi è non solo, dunque, a seguire i percorsi dell’educazione alle emozioni, ma a riflettere sui propri stessi vissuti del dolore e sul modo in cui esso si colloca nel nostro universo culturale e valoriale. Infine, il testo pone ai ricercatori e i docenti in ambito pedagogico la domanda su quale ruolo, al di là dei proclami, abbiano l’affettività e l’emotività in una complessiva concezione dell’educazione.File | Dimensione | Formato | |
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