Ancora una volta Nora ci regala una bella pagina di collaborazione nella ricerca archeologica in Sardegna: o, per meglio dire, di pagine ce ne regala ben 286, tante quante ne sono quelle che compongono il volume collettivo “Nora Antiqua”. Un volume che Simonetta Angiolillo, Marco Giuman, Romina Carboni ed Emiliano Cruccas hanno curato raccogliendo i contributi dei relatori del convegno di studi tenutosi a Cagliari nell’ottobre del 2014 e rapidamente (grande merito!) editato per essere immediatamente disponibile ai molti che operano nel sito ormai da decenni. Non poteva esserci esordio migliore nella rinnovata collaborazione tra l’Università degli studi di Cagliari e il gruppo “storico” di atenei che da molti anni condivide le sorti della ricerca in una delle più importanti e ampie palestre per la ricerca archeologica sulla Sardegna di età romana, punica e fenicia. Un esordio brillante non solo nei risultati conseguiti sin dalle prime campagne di scavo, che hanno contribuito ad ampliare all’area recentemente rientrata nella disponibilità del Ministero, dopo decenni di “servitù” militare, il quadro delle conoscenze sulle strutture pubbliche e private della città romana. Brillante anche e soprattutto per la capacità di inserirsi, con impegno e competenza, all’interno di un quadro di ricerche articolato e complesso, portato avanti in maniera collaborativa e sinergica da un gruppo di ben quattro diverse Università (Genova, Milano, Padova, Viterbo), da sempre in stretto e fattivo rapporto con la Soprintendenza. Esempio raro di cooperazione alla ricerca in unico sito archeologico, laddove troppe volte prevalgono sui temi della condivisione e dello scambio di competenze quelli della spinta individuale, dell’autopromozione e della protezione dei risultati. Con il convegno del 2014 prima e ora con la pubblicazione dei risultati di quella giornata ora l’Ateneo di Cagliari si è mosso in direzione esattamente contraria, contagiata dallo spirito di mutuo scambio che da sempre aleggia sulle ricerche norensi, privilegiando l’immediata circolazione delle informazioni, la valorizzazione dei risultati anche “in itinere” e soprattutto la partecipazione di tutti i colleghi alla condivisione dei diversi percorsi della ricerca. Che attraverso le quasi trecento pagine del volume trovano amplissimo spazio, tanto per le relazioni più sistematiche quanto per gli approcci di dettaglio, così da dare corpo ad un utilissimo momento di sintesi che affronta in modo strutturale gli aggiornamenti relativi alle più varie problematiche poste dal procedere delle ricerche sul sito archeologico (dall'introduzione al volume).
Nora Antiqua, Atti del Convegno di Studi. Cagliari, Cittadella dei Musei. 3-4 Ottobre 2014
ANGIOLILLO, SIMONETTA;GIUMAN, MARCO;CARBONI, ROMINA;CRUCCAS, EMILIANO
2016-01-01
Abstract
Ancora una volta Nora ci regala una bella pagina di collaborazione nella ricerca archeologica in Sardegna: o, per meglio dire, di pagine ce ne regala ben 286, tante quante ne sono quelle che compongono il volume collettivo “Nora Antiqua”. Un volume che Simonetta Angiolillo, Marco Giuman, Romina Carboni ed Emiliano Cruccas hanno curato raccogliendo i contributi dei relatori del convegno di studi tenutosi a Cagliari nell’ottobre del 2014 e rapidamente (grande merito!) editato per essere immediatamente disponibile ai molti che operano nel sito ormai da decenni. Non poteva esserci esordio migliore nella rinnovata collaborazione tra l’Università degli studi di Cagliari e il gruppo “storico” di atenei che da molti anni condivide le sorti della ricerca in una delle più importanti e ampie palestre per la ricerca archeologica sulla Sardegna di età romana, punica e fenicia. Un esordio brillante non solo nei risultati conseguiti sin dalle prime campagne di scavo, che hanno contribuito ad ampliare all’area recentemente rientrata nella disponibilità del Ministero, dopo decenni di “servitù” militare, il quadro delle conoscenze sulle strutture pubbliche e private della città romana. Brillante anche e soprattutto per la capacità di inserirsi, con impegno e competenza, all’interno di un quadro di ricerche articolato e complesso, portato avanti in maniera collaborativa e sinergica da un gruppo di ben quattro diverse Università (Genova, Milano, Padova, Viterbo), da sempre in stretto e fattivo rapporto con la Soprintendenza. Esempio raro di cooperazione alla ricerca in unico sito archeologico, laddove troppe volte prevalgono sui temi della condivisione e dello scambio di competenze quelli della spinta individuale, dell’autopromozione e della protezione dei risultati. Con il convegno del 2014 prima e ora con la pubblicazione dei risultati di quella giornata ora l’Ateneo di Cagliari si è mosso in direzione esattamente contraria, contagiata dallo spirito di mutuo scambio che da sempre aleggia sulle ricerche norensi, privilegiando l’immediata circolazione delle informazioni, la valorizzazione dei risultati anche “in itinere” e soprattutto la partecipazione di tutti i colleghi alla condivisione dei diversi percorsi della ricerca. Che attraverso le quasi trecento pagine del volume trovano amplissimo spazio, tanto per le relazioni più sistematiche quanto per gli approcci di dettaglio, così da dare corpo ad un utilissimo momento di sintesi che affronta in modo strutturale gli aggiornamenti relativi alle più varie problematiche poste dal procedere delle ricerche sul sito archeologico (dall'introduzione al volume).File | Dimensione | Formato | |
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