The weave and the curve. Reflections on the city and its plastic dimension Analysing the city and its inner weave means to catch and define the dominant correlations between sensorial and semantic isotopies. This also means that the researcher has the possibility to start the analysis from the plastic dimension of the city. Looking at the way colours, forms, dispositions and matters articulate meaningful contrasts and connections, sets of likenesses and differences, the city with its contents reveals the capacity to “stand for” something else or to even talk about itself. To exemplify and demonstrate this kind of possibility and contribute to the international research developed altogether with the colleague of the universities of Rome “La Sapienza” and PUC-São Paulo we will put São Paulo, Rio de Janeiro and Rome in correlation. As we will see this exploration will take as departing point a shared quality in the three cities’ landscapes: a sign-figure stored in the common sense of the three cities’ inhabitants – the hill (o morro in Portuguese, la collina in Italian) - and a plastic trait that acts as a device to recall and produce memories, discourses and practices – the curve.

La trama e la curva. Riflessioni su città e plasticità. Analizzare il tessuto cittadino significa cogliere le correlazioni dominanti fra isotopie sensibili e semantiche. Il che implica la possibilità di ripartire dall’analisi della dimensione plastica intendendo con ciò il modo in cui cromatismi, forme, disposizioni, materie della città articolano contrasti e differenze significative capaci di caricarsi di contenuti che parlano della città stessa o di altro da essa. Per esemplificare quest’approccio e contribuire alla ricerca portata avanti in questi anni fra PUC-São Paulo, Roma La Sapienza e Roma Tor Vergata, abbiamo cercato dunque di far emergere alcune correlazioni relative ad una città come São Paulo mettendola a sua volta in correlazione con Rio de Janeiro e, ancor più profondamente, con Roma. Come vedremo questa esplorazione prenderà le mosse da un aspetto del paesaggio che è contemporaneamente figura depositata nel senso comune – o morro, il colle – e tratto plastico produttore di memoria semantica e di senso a venire – la curva.

A trama e a curva: reflexões sobre a cidade e a plasticidade”,

SEDDA, FRANCESCO
2017-01-01

Abstract

The weave and the curve. Reflections on the city and its plastic dimension Analysing the city and its inner weave means to catch and define the dominant correlations between sensorial and semantic isotopies. This also means that the researcher has the possibility to start the analysis from the plastic dimension of the city. Looking at the way colours, forms, dispositions and matters articulate meaningful contrasts and connections, sets of likenesses and differences, the city with its contents reveals the capacity to “stand for” something else or to even talk about itself. To exemplify and demonstrate this kind of possibility and contribute to the international research developed altogether with the colleague of the universities of Rome “La Sapienza” and PUC-São Paulo we will put São Paulo, Rio de Janeiro and Rome in correlation. As we will see this exploration will take as departing point a shared quality in the three cities’ landscapes: a sign-figure stored in the common sense of the three cities’ inhabitants – the hill (o morro in Portuguese, la collina in Italian) - and a plastic trait that acts as a device to recall and produce memories, discourses and practices – the curve.
2017
9788568552537
La trama e la curva. Riflessioni su città e plasticità. Analizzare il tessuto cittadino significa cogliere le correlazioni dominanti fra isotopie sensibili e semantiche. Il che implica la possibilità di ripartire dall’analisi della dimensione plastica intendendo con ciò il modo in cui cromatismi, forme, disposizioni, materie della città articolano contrasti e differenze significative capaci di caricarsi di contenuti che parlano della città stessa o di altro da essa. Per esemplificare quest’approccio e contribuire alla ricerca portata avanti in questi anni fra PUC-São Paulo, Roma La Sapienza e Roma Tor Vergata, abbiamo cercato dunque di far emergere alcune correlazioni relative ad una città come São Paulo mettendola a sua volta in correlazione con Rio de Janeiro e, ancor più profondamente, con Roma. Come vedremo questa esplorazione prenderà le mosse da un aspetto del paesaggio che è contemporaneamente figura depositata nel senso comune – o morro, il colle – e tratto plastico produttore di memoria semantica e di senso a venire – la curva.
Semiotica; città; traduzione; linguaggio architettonico
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