The main theme of this monograph is the temporality, explored as an expression of the interaction between natural history and ruins of history. The author describes ways in which between the 17th and 18th centuries it was variously configured mutual influence between natural history, philology and the fledgling antiquaria. Paying particular attention to the decisive role played by the reception of classical Greek and Latin texts in the book follow the alternate stages of debate both in scientific contexts as well as scholars, to bring out the methodological affinity between natural history and historiography.

Il tema portante di questa monografia è la temporalità, esplorata come espressione dell'intreccio fra storia della natura e rovine della storia. L'autore descrive i modi in cui fra Sei e Settecento si è variamente configurata la reciproca influenza fra storia naturale, filologia e la nascente antiquaria. Riservando particolare attenzione al ruolo decisivo svolto dalla ricezione dei testi della classicità greca e latina, nel volume si seguono le alterne fasi del dibattito sia nei contesti scientifici che in quelli eruditi, per far emergere le affinità metodologiche fra storia naturale e storiografia.

Stanze sul tempo. Sei variazioni fra rovine, fossili e vulcani

Alessandro Ottaviani
2017-01-01

Abstract

The main theme of this monograph is the temporality, explored as an expression of the interaction between natural history and ruins of history. The author describes ways in which between the 17th and 18th centuries it was variously configured mutual influence between natural history, philology and the fledgling antiquaria. Paying particular attention to the decisive role played by the reception of classical Greek and Latin texts in the book follow the alternate stages of debate both in scientific contexts as well as scholars, to bring out the methodological affinity between natural history and historiography.
2017
9788893591188
Il tema portante di questa monografia è la temporalità, esplorata come espressione dell'intreccio fra storia della natura e rovine della storia. L'autore descrive i modi in cui fra Sei e Settecento si è variamente configurata la reciproca influenza fra storia naturale, filologia e la nascente antiquaria. Riservando particolare attenzione al ruolo decisivo svolto dalla ricezione dei testi della classicità greca e latina, nel volume si seguono le alterne fasi del dibattito sia nei contesti scientifici che in quelli eruditi, per far emergere le affinità metodologiche fra storia naturale e storiografia.
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