possibile ripensare il diritto a partire da quell'irriducibile singolarità che si rivendica oggi? La felicità può essere ancora una categoria politica rilevante? La depersonalizzazione è davvero il destino della società moderna? Il soggetto contemporaneo è ancora capace di alterità? Possiamo, nelle sfide di oggi, affermare che oltre la nostra volontà esista una volontà assoluta, Dio? Siamo ancora capaci di contemplazione e di attingere alla mistica? Abbiamo completamente perso il criterio normativo della persona nelle sfide bioetiche? Che senso può avere una comprensione logico-dialettica della persona? Sono questi alcuni degli interrogativi che si agitano in questo volume. Esso è il risultato di un confronto avvincente tra Rosmini e il pensiero biopolitico. Un confronto che nasconde esiti sorprendenti che un gruppo di studiosi del "Rosmini Institute" ha tentato di mettere in luce e di proporli sia a chi trova oggi la metafisica troppo lontana dai veri problemi antropologici e politici sia a chi non prende sul serio l'analisi spietata di tali problemi da parte della Italian Theory. Pertanto, questo volume non propone un confronto impossibile, ma risultati interessanti e nuovi, che è possibile ricavare dalle opere di Rosmini quando ci si lascia sfidare dal pensiero biopolitico.

Nuda vita e animalità in Agamben e Rosmini. Politica del bìos e politica della persona.

Gian Luca Sanna
2016-01-01

Abstract

possibile ripensare il diritto a partire da quell'irriducibile singolarità che si rivendica oggi? La felicità può essere ancora una categoria politica rilevante? La depersonalizzazione è davvero il destino della società moderna? Il soggetto contemporaneo è ancora capace di alterità? Possiamo, nelle sfide di oggi, affermare che oltre la nostra volontà esista una volontà assoluta, Dio? Siamo ancora capaci di contemplazione e di attingere alla mistica? Abbiamo completamente perso il criterio normativo della persona nelle sfide bioetiche? Che senso può avere una comprensione logico-dialettica della persona? Sono questi alcuni degli interrogativi che si agitano in questo volume. Esso è il risultato di un confronto avvincente tra Rosmini e il pensiero biopolitico. Un confronto che nasconde esiti sorprendenti che un gruppo di studiosi del "Rosmini Institute" ha tentato di mettere in luce e di proporli sia a chi trova oggi la metafisica troppo lontana dai veri problemi antropologici e politici sia a chi non prende sul serio l'analisi spietata di tali problemi da parte della Italian Theory. Pertanto, questo volume non propone un confronto impossibile, ma risultati interessanti e nuovi, che è possibile ricavare dalle opere di Rosmini quando ci si lascia sfidare dal pensiero biopolitico.
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