Il nuovo paradigma dell’edificio intelligente prevede il soddisfacimento delle esigenze dell’utente tramite l’analisi dei dati raccolti all’interno dell’edificio stesso. L’edificio da contenitore di attività diventa erogatore di servizi customizzati per gli utenti con una centralità del tema dell’occupazione che deve essere indagata in modo specifico e dettagliato. La digitalizzazione supporta questo tipo di approccio in quanto l'implementazione di Building Management System (BMS) in un ambiente Building Information Modeling (BIM) permette di collegare le informazioni rilevate in tempo reale dai sensori ad un banca dati BIM. Il monitoraggio delle utenze e delle condizioni ambientali consente di mettere in relazione le attività all’interno degli spazi con le necessità prestazionali, variabili secondo logiche energetiche e di comfort. La capacità di rispondere puntualmente e in real-time alle esigenze delle utenze può essere implementata con sensori e attuatori che controllano i flussi di energia, luce e ventilazione. La frontiera è realizzare un edificio cognitivo che, dalle richieste dell’utenza, possa apprendere, tramite machine learning e cognitive computing, come variare l’assetto per massimizzare il comfort minimizzando i consumi, sulla base di modelli predittivi. Il contributo propone la sensorizzazione di un caso studio all’interno dell’Università di Cagliari di particolare pregio, il Padiglione Mandolesi, per verificarne le condizioni interne e definire interventi compatibili con la conservazione, tesi ad implementarne le prestazioni energetiche. La ricerca mira a comprendere come organizzare e strutturare la rispondenza dell’edificio al fine di anticipare le esigenze degli utenti e come la loro centralità influisca su nuove logiche di intervento. Il flusso di lavoro è stato testato sull’edificio dello Smart Campus dell’Università di Brescia e viene individuata una proposta di trasferimento del concept al caso studio in oggetto.
Definizione preliminare del monitoraggio energetico per l’implementazione di un edificio cognitivo. Il Padiglione Mandolesi dell’Università di Cagliari = Preliminary definition of an energy monitoring for the implementation of a cognitive building The “Mandolesi Pavillon” at the University of Cagliari
Emanuela Quaquero;Giuseppe Desogus
;Antonello Sanna;
2017-01-01
Abstract
Il nuovo paradigma dell’edificio intelligente prevede il soddisfacimento delle esigenze dell’utente tramite l’analisi dei dati raccolti all’interno dell’edificio stesso. L’edificio da contenitore di attività diventa erogatore di servizi customizzati per gli utenti con una centralità del tema dell’occupazione che deve essere indagata in modo specifico e dettagliato. La digitalizzazione supporta questo tipo di approccio in quanto l'implementazione di Building Management System (BMS) in un ambiente Building Information Modeling (BIM) permette di collegare le informazioni rilevate in tempo reale dai sensori ad un banca dati BIM. Il monitoraggio delle utenze e delle condizioni ambientali consente di mettere in relazione le attività all’interno degli spazi con le necessità prestazionali, variabili secondo logiche energetiche e di comfort. La capacità di rispondere puntualmente e in real-time alle esigenze delle utenze può essere implementata con sensori e attuatori che controllano i flussi di energia, luce e ventilazione. La frontiera è realizzare un edificio cognitivo che, dalle richieste dell’utenza, possa apprendere, tramite machine learning e cognitive computing, come variare l’assetto per massimizzare il comfort minimizzando i consumi, sulla base di modelli predittivi. Il contributo propone la sensorizzazione di un caso studio all’interno dell’Università di Cagliari di particolare pregio, il Padiglione Mandolesi, per verificarne le condizioni interne e definire interventi compatibili con la conservazione, tesi ad implementarne le prestazioni energetiche. La ricerca mira a comprendere come organizzare e strutturare la rispondenza dell’edificio al fine di anticipare le esigenze degli utenti e come la loro centralità influisca su nuove logiche di intervento. Il flusso di lavoro è stato testato sull’edificio dello Smart Campus dell’Università di Brescia e viene individuata una proposta di trasferimento del concept al caso studio in oggetto.File | Dimensione | Formato | |
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