Questo Manuale o meglio questa “Guida alle buone pratiche” distingue ed enfatizza quelle buone da quelle cattive, centrando e fornendo un contributo di facile lettura ed interpretazione, utile a chi deve decidere sull’uso e la gestione delle spiagge, con l’obbiettivo principe di “spostare le attività produttive al di fuori del sistema spiaggia” per preservare la naturalità dei luoghi a beneficio di tutti. Nello specifico il Manuale nasce da una lunga esperienza di ricerca sulle spiagge della Sardegna e, seppure marginalmente, della Corsica, ma la generalità dei contenuti e delle raccomandazioni consente che lo si possa estendere a tutte le spiagge. Un impegno rilevante, se si considera che queste ricerche sono state affrontate con approccio multidisciplinare, spesso l’espressione di indagini stagionali corredate da indagini composizionali e da ricerche morfologiche e sedimentologiche che si estendono ben al di là della spiaggia sommersa, sino alla piattaforma continentale da un lato, e nell’immediato retroterra dall’altro. Queste ricerche hanno messo soprattutto in evidenza che la vita di una spiaggia è spesso accompagnata da cicli erosivi e deposizionali che vanno interpretati, di cui bisogna conoscere in modo approfondito durata ed intensità prima di intraprendere iniziative di tutela o/e difesa che potrebbero mostrarsi negative nel lungo periodo e causa, pertanto, di dissesti irreversibili. Dalla prefazione di Antonio Brambati

Manuale per la gestione delle spiagge. Studi, indagini ed esperienze sulle spiagge sarde e corse

Demuro, S;
2010-01-01

Abstract

Questo Manuale o meglio questa “Guida alle buone pratiche” distingue ed enfatizza quelle buone da quelle cattive, centrando e fornendo un contributo di facile lettura ed interpretazione, utile a chi deve decidere sull’uso e la gestione delle spiagge, con l’obbiettivo principe di “spostare le attività produttive al di fuori del sistema spiaggia” per preservare la naturalità dei luoghi a beneficio di tutti. Nello specifico il Manuale nasce da una lunga esperienza di ricerca sulle spiagge della Sardegna e, seppure marginalmente, della Corsica, ma la generalità dei contenuti e delle raccomandazioni consente che lo si possa estendere a tutte le spiagge. Un impegno rilevante, se si considera che queste ricerche sono state affrontate con approccio multidisciplinare, spesso l’espressione di indagini stagionali corredate da indagini composizionali e da ricerche morfologiche e sedimentologiche che si estendono ben al di là della spiaggia sommersa, sino alla piattaforma continentale da un lato, e nell’immediato retroterra dall’altro. Queste ricerche hanno messo soprattutto in evidenza che la vita di una spiaggia è spesso accompagnata da cicli erosivi e deposizionali che vanno interpretati, di cui bisogna conoscere in modo approfondito durata ed intensità prima di intraprendere iniziative di tutela o/e difesa che potrebbero mostrarsi negative nel lungo periodo e causa, pertanto, di dissesti irreversibili. Dalla prefazione di Antonio Brambati
2010
978-88-8467-629-0
Gestione e buone pratiche; sedimentologia; Mar Mediterraneo
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