A partire dagli anni Novanta del secolo scorso è esploso un nuovo e fortissimo interesse, soprattutto tra le nuove generazioni, verso gli universi utopici e distopici. Ciò probabilmente è dovuto, come era avvenuto anche in epoche precedenti, a quel radicale cambio di paradigma tecnologico che ha visto l'avvento e la straordinaria diffusione delle tecnologie digitali applicate a ogni aspetto dell'umano: comunicazione, trasporti, produzione di energia, agricoltura, medicina, armi ecc. Il forte ritorno negli ultimi anni di un genere come la fantascienza (in romanzi, film, serie TV, videogame di grande successo) che, tra giravolte decostruzioniste e roboanti proclami sulla fine della Storia, sembrava aver esaurito la sua funzione di immaginare e testare il futuro, ne è un'ennesima conferma. Ma utopia e distopia hanno una storia antica e hanno sempre funzionato come straordinari grimaldelli interpretativi sia delle dinamiche del presente che delle loro derive future. Questo grazie alla loro estrema duttilità e capacità di essere declinate in tutti i possibili aspetti della società: politico, economico, tecnologico, di razza, di genere. Questo libro rappresenta un tentativo di mostrare la grande adattabilità dei concetti di utopia e distopia, strumenti indispensabili per comprendere il periodo storico in cui viviamo e immaginare quello successivo

Adolescenti di tutto il mondo armatevi. La paura per la guerra civile nelle distopie fantascientifiche del XXI secolo

Emiliano Ilardi
2018-01-01

Abstract

A partire dagli anni Novanta del secolo scorso è esploso un nuovo e fortissimo interesse, soprattutto tra le nuove generazioni, verso gli universi utopici e distopici. Ciò probabilmente è dovuto, come era avvenuto anche in epoche precedenti, a quel radicale cambio di paradigma tecnologico che ha visto l'avvento e la straordinaria diffusione delle tecnologie digitali applicate a ogni aspetto dell'umano: comunicazione, trasporti, produzione di energia, agricoltura, medicina, armi ecc. Il forte ritorno negli ultimi anni di un genere come la fantascienza (in romanzi, film, serie TV, videogame di grande successo) che, tra giravolte decostruzioniste e roboanti proclami sulla fine della Storia, sembrava aver esaurito la sua funzione di immaginare e testare il futuro, ne è un'ennesima conferma. Ma utopia e distopia hanno una storia antica e hanno sempre funzionato come straordinari grimaldelli interpretativi sia delle dinamiche del presente che delle loro derive future. Questo grazie alla loro estrema duttilità e capacità di essere declinate in tutti i possibili aspetti della società: politico, economico, tecnologico, di razza, di genere. Questo libro rappresenta un tentativo di mostrare la grande adattabilità dei concetti di utopia e distopia, strumenti indispensabili per comprendere il periodo storico in cui viviamo e immaginare quello successivo
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