Il contributo si inserisce nel dibattito sulla relazione tra genere e percorsi formativi e professionali, attraverso l’analisi di evidenze statistiche ed empiriche, la relazione esistente tra tipizzazione di genere e segregazione formativa ed occupazionale del flauto in Italia. A tal fine, il secondo paragrafo presenta alcuni cenni storici sulla tradizione culturale all’interno della quale si radicano le associazioni di genere nella musica colta occidentale; il terzo considera l’evoluzione storica di tali associazioni seguendo la dinamica delle iscrizioni nei Conservatori di musica italiani dal Novecento a oggi; il quarto approfondisce il caso del flauto, strumento a lungo precluso al genere femminile, al quale è oggi prevalentemente associato, verificando presenza e rilevanza di fenomeni di segregazione di genere nei contesti formativi e lavorativi in cui si realizzano i percorsi di flautisti e flautiste in Italia. Le conclusioni riflettono sul fatto che le traiettorie che conducono le donne italiane a diventare flautiste risultano ancora oggi - sebbene in misura decisamente minore rispetto al passato - ostacolate da forme normalizzate e nascoste di discriminazione, incorporate nelle culture organizzative di istituzioni storicamente maschiliste: si tratta di ostacoli che non riguardano i loro talenti o competenze individuali, bensì la loro appartenenza al genere femminile.
Tipizzazione musicale di genere e segregazione formativa e occupazionale: il caso del flauto traverso in Italia
Casula, Clementina
2017-01-01
Abstract
Il contributo si inserisce nel dibattito sulla relazione tra genere e percorsi formativi e professionali, attraverso l’analisi di evidenze statistiche ed empiriche, la relazione esistente tra tipizzazione di genere e segregazione formativa ed occupazionale del flauto in Italia. A tal fine, il secondo paragrafo presenta alcuni cenni storici sulla tradizione culturale all’interno della quale si radicano le associazioni di genere nella musica colta occidentale; il terzo considera l’evoluzione storica di tali associazioni seguendo la dinamica delle iscrizioni nei Conservatori di musica italiani dal Novecento a oggi; il quarto approfondisce il caso del flauto, strumento a lungo precluso al genere femminile, al quale è oggi prevalentemente associato, verificando presenza e rilevanza di fenomeni di segregazione di genere nei contesti formativi e lavorativi in cui si realizzano i percorsi di flautisti e flautiste in Italia. Le conclusioni riflettono sul fatto che le traiettorie che conducono le donne italiane a diventare flautiste risultano ancora oggi - sebbene in misura decisamente minore rispetto al passato - ostacolate da forme normalizzate e nascoste di discriminazione, incorporate nelle culture organizzative di istituzioni storicamente maschiliste: si tratta di ostacoli che non riguardano i loro talenti o competenze individuali, bensì la loro appartenenza al genere femminile.File | Dimensione | Formato | |
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