Dall'edizione del 1550 della Cosmographia Universalis, stampata a Basilea da Sebastian Münster, Cagliari è oggetto di vedute disegnate secondo evidenti caratteristiche iconografighe, spesso comuni a quelle di altre città italiane e europee incluse nella monumentale opera. Nel progetto dell'immagine, oggetto di un mio precedente studio nel 2004, si individuano nuovi elementi che confermano le attribuzioni di autore, incisore e disegnatore. L'impaginazione della veduta della città dal mare, evidentemente derivata da precedenti modelli, così come quelle di altre incluse nella Cosmographia quali Firenze o Roma, segue con cura i principi del progetto urbano medievale. Secondo i modi dettati dall'arte del navigare, documentati dai portolani duecenteschi, il principio del punto di vista coincide con quello necessario per l'accesso sicuro al porto, quindi con la progettazione del sistema di torri segnale utilizzate per la difesa urbana. Secondo un cosciente processo di recupero di segni e memorie, la tradizione iconografica si trasmette prima nella vedutistica seicentesca e quindi ai portolani ottocenteschi. La identificazione degli edifici più rilevanti, dei processi progettuali perseguiti nella costruzione della interfaccia portuale di Cagliari, permette di sottolineare la costruzione dei waterfront secondo i modelli moderni dettati da logiche estetiche e militari.

I primi disegni di Cagliari dal mare

Simona Campus;Marco Cadinu;Mauro Salis;Marzia Marino;Rita Ladogana;Susanna Paulis;
2018-01-01

Abstract

Dall'edizione del 1550 della Cosmographia Universalis, stampata a Basilea da Sebastian Münster, Cagliari è oggetto di vedute disegnate secondo evidenti caratteristiche iconografighe, spesso comuni a quelle di altre città italiane e europee incluse nella monumentale opera. Nel progetto dell'immagine, oggetto di un mio precedente studio nel 2004, si individuano nuovi elementi che confermano le attribuzioni di autore, incisore e disegnatore. L'impaginazione della veduta della città dal mare, evidentemente derivata da precedenti modelli, così come quelle di altre incluse nella Cosmographia quali Firenze o Roma, segue con cura i principi del progetto urbano medievale. Secondo i modi dettati dall'arte del navigare, documentati dai portolani duecenteschi, il principio del punto di vista coincide con quello necessario per l'accesso sicuro al porto, quindi con la progettazione del sistema di torri segnale utilizzate per la difesa urbana. Secondo un cosciente processo di recupero di segni e memorie, la tradizione iconografica si trasmette prima nella vedutistica seicentesca e quindi ai portolani ottocenteschi. La identificazione degli edifici più rilevanti, dei processi progettuali perseguiti nella costruzione della interfaccia portuale di Cagliari, permette di sottolineare la costruzione dei waterfront secondo i modelli moderni dettati da logiche estetiche e militari.
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