Ad Aggius, tra il gennaio del 1950 e il marzo del 1962, il CNSMP organizzò cinque rilevazioni che, coordinate da Giorgio Nataletti o da Diego Carpitella, si avvalsero della collaborazione di studiosi già operanti nell’isola come Alberto Mario Cirese, Antonio Santoni Rugiu, Antonio Sanna, Paolo Cherchi e Pietro Sassu. L’attenzione riservata a questo piccolo borgo della Gallura, nella Sardegna settentrionale, era determinata dalla ricchezza ed originalità di repertori e modalità esecutive, ora ampiamente rappresentati nei due CD: una grande varietà di forme espressive, dalle ninne nanne ai canti di lavoro, dalle serenate alle danze per organetto, fino al genere più significativo, il canto a tasgia, ancora oggi considerato dai cantori locali l’elemento cardine della propria identità culturale. Con un’ampia introduzione critica e la trascrizione dei testi poetici con relative traduzioni, il volume presenta alcuni contributi sulle vicissitudini del canto a tasgia nel secolo scorso, dagli apprezzamenti di Gabriele D’Annunzio fino alla sua presenza nello spettacolo di Dario Fo, Ci ragiono e canto, evidenziandone la rispondenza a dinamiche performative interne alla comunità e imperniate sui due cantori più noti, Salvatore Stangoni e Matteo Peru. Di fondamentale importanza per la conoscenza delle pratiche musicali aggesi, il volume si realizza per impulso determinante del Coro “Galletto di Gallura” di Aggius, che ha così inteso rendere omaggio ai propri padri, e segna l’avvio di una specifica sezione della collana, dedicata alla pubblicazione dei documenti relativi alla Sardegna conservati presso gli Archivi di Etnomusicologia.

Musiche tradizionali di Aggius. Le registrazione del CNSMP (1950-1962)

Marco Lutzu
2015-01-01

Abstract

Ad Aggius, tra il gennaio del 1950 e il marzo del 1962, il CNSMP organizzò cinque rilevazioni che, coordinate da Giorgio Nataletti o da Diego Carpitella, si avvalsero della collaborazione di studiosi già operanti nell’isola come Alberto Mario Cirese, Antonio Santoni Rugiu, Antonio Sanna, Paolo Cherchi e Pietro Sassu. L’attenzione riservata a questo piccolo borgo della Gallura, nella Sardegna settentrionale, era determinata dalla ricchezza ed originalità di repertori e modalità esecutive, ora ampiamente rappresentati nei due CD: una grande varietà di forme espressive, dalle ninne nanne ai canti di lavoro, dalle serenate alle danze per organetto, fino al genere più significativo, il canto a tasgia, ancora oggi considerato dai cantori locali l’elemento cardine della propria identità culturale. Con un’ampia introduzione critica e la trascrizione dei testi poetici con relative traduzioni, il volume presenta alcuni contributi sulle vicissitudini del canto a tasgia nel secolo scorso, dagli apprezzamenti di Gabriele D’Annunzio fino alla sua presenza nello spettacolo di Dario Fo, Ci ragiono e canto, evidenziandone la rispondenza a dinamiche performative interne alla comunità e imperniate sui due cantori più noti, Salvatore Stangoni e Matteo Peru. Di fondamentale importanza per la conoscenza delle pratiche musicali aggesi, il volume si realizza per impulso determinante del Coro “Galletto di Gallura” di Aggius, che ha così inteso rendere omaggio ai propri padri, e segna l’avvio di una specifica sezione della collana, dedicata alla pubblicazione dei documenti relativi alla Sardegna conservati presso gli Archivi di Etnomusicologia.
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