Il volume ripercorre la storia ultramillenaria di un codice digrafico e bilingue (latino-greco) degli Atti degli Apostoli impaginato a mo’ di glossario: il manoscritto Oxford, Bodleian Library, Laud. gr. 35. L’autore colloca l’origine e la circolazione di questo strumento didattico nell’ambito del processo genetico della intellettuale cristiana che è alla base della cultura europea. Le principali tappe del pellegrinaggio altomedievale del libro (Roma, Sardegna, Isole britanniche, territori germanici) e la particolare concatenazione dei testi da esso veicolati rinviano entrambe allo slancio apostolico della Chiesa romana verso le popolazioni ancora radicate nei culti pagani. Inoltre, la probabile connessione con personaggi quali Gregorio Magno (590-604) e il Venerabile Beda (†735), che potrebbero avere appreso proprio sul codice i primi rudimenti della lingua greca, e con Wynfrith/Bonifacio, l’Apostolo della Germania (†754), accresce lo straordinario valore testimoniale di questo manufatto.

Il codice Laudiano greco 35: l’identità missionaria di un libro nell’Europa altomedievale

Andrea Lai
2011-01-01

Abstract

Il volume ripercorre la storia ultramillenaria di un codice digrafico e bilingue (latino-greco) degli Atti degli Apostoli impaginato a mo’ di glossario: il manoscritto Oxford, Bodleian Library, Laud. gr. 35. L’autore colloca l’origine e la circolazione di questo strumento didattico nell’ambito del processo genetico della intellettuale cristiana che è alla base della cultura europea. Le principali tappe del pellegrinaggio altomedievale del libro (Roma, Sardegna, Isole britanniche, territori germanici) e la particolare concatenazione dei testi da esso veicolati rinviano entrambe allo slancio apostolico della Chiesa romana verso le popolazioni ancora radicate nei culti pagani. Inoltre, la probabile connessione con personaggi quali Gregorio Magno (590-604) e il Venerabile Beda (†735), che potrebbero avere appreso proprio sul codice i primi rudimenti della lingua greca, e con Wynfrith/Bonifacio, l’Apostolo della Germania (†754), accresce lo straordinario valore testimoniale di questo manufatto.
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