Sebbene negli ultimi decenni i risultati di numerose ricerche abbiano permesso alla comunità scientifica di esprimersi a favore dell’omogenitorialità, ancora oggi l’eterosessualità è spesso indicata come condizione unica e necessaria (a volte sufficiente) per l’esercizio della genitorialità. La cogenza della relazione tra eterosessualità e genitorialità è la diretta conseguenza dell’eteronormatività che riproduce l’eterosessualità come naturale e scontata (Kitzinger, 2005), disconoscendone il carattere di “verità costruita nel tempo” in seno a relazioni di potere tra forze istituzionali diverse (Foucault, 1978; 1980). Tale verità, eletta a unica visione possibile del mondo da parte dei gruppi che detengono il potere, conquista persino il consenso dei gruppi subalterni, assumendo quindi carattere egemonico e sottraendosi a ogni forma di giudizio e valutazione (Gramsci, 1975a; 1975b). In questo capitolo, dopo aver delineato le condizioni storiche che hanno favorito il radicamento nel contesto italiano di una visione eteronormativa della genitorialità, presentiamo l’analisi dei discorsi di tre gruppi di attivisti omosessuali sul tema dell’omogenitorialità. Il movimento omosessuale ha un ruolo determinante non solo per le battaglie che conduce finalizzate alla promozione dei diritti di cittadinanza delle persone LGBTIQ1 (Bertone, 2009), ma anche per la sfida che impone ai codici culturali su cui si fonda la distinzione di genere (Trappolin, 2004), aspetto da cui trae origine l’ideologia eterosessista che stigmatizza qualunque forma di identità, comportamento e relazione non eterosessuale (Herek, 1990). L’analisi critica dei discorsi dei nostri attivisti offre un contributo allo svelamento di come i principi dell’ideologia egemonica su sessualità e genitorialità possano annidarsi anche nelle valutazioni di chi vive condizioni di subalternità e, contemporaneamente, è impegnato/a nella difesa dei diritti delle persone LGBTIQ. Il nostro auspicio è che questo lavoro possa supportare la consapevolezza dei meccanismi che contribuiscono a mantenere in piedi condizioni di subalternità e a mettere in atto azioni politiche sempre più efficaci nell’affermazione del riconoscimento dell’omogenitorialità.

La genitorialità impossibile. Tracce di eteronormatività nei discorsi di persone attiviste omosessuali

Francesco Serri;Diego Lasio;Daniela Putzu;Jessica Lampis;
2016-01-01

Abstract

Sebbene negli ultimi decenni i risultati di numerose ricerche abbiano permesso alla comunità scientifica di esprimersi a favore dell’omogenitorialità, ancora oggi l’eterosessualità è spesso indicata come condizione unica e necessaria (a volte sufficiente) per l’esercizio della genitorialità. La cogenza della relazione tra eterosessualità e genitorialità è la diretta conseguenza dell’eteronormatività che riproduce l’eterosessualità come naturale e scontata (Kitzinger, 2005), disconoscendone il carattere di “verità costruita nel tempo” in seno a relazioni di potere tra forze istituzionali diverse (Foucault, 1978; 1980). Tale verità, eletta a unica visione possibile del mondo da parte dei gruppi che detengono il potere, conquista persino il consenso dei gruppi subalterni, assumendo quindi carattere egemonico e sottraendosi a ogni forma di giudizio e valutazione (Gramsci, 1975a; 1975b). In questo capitolo, dopo aver delineato le condizioni storiche che hanno favorito il radicamento nel contesto italiano di una visione eteronormativa della genitorialità, presentiamo l’analisi dei discorsi di tre gruppi di attivisti omosessuali sul tema dell’omogenitorialità. Il movimento omosessuale ha un ruolo determinante non solo per le battaglie che conduce finalizzate alla promozione dei diritti di cittadinanza delle persone LGBTIQ1 (Bertone, 2009), ma anche per la sfida che impone ai codici culturali su cui si fonda la distinzione di genere (Trappolin, 2004), aspetto da cui trae origine l’ideologia eterosessista che stigmatizza qualunque forma di identità, comportamento e relazione non eterosessuale (Herek, 1990). L’analisi critica dei discorsi dei nostri attivisti offre un contributo allo svelamento di come i principi dell’ideologia egemonica su sessualità e genitorialità possano annidarsi anche nelle valutazioni di chi vive condizioni di subalternità e, contemporaneamente, è impegnato/a nella difesa dei diritti delle persone LGBTIQ. Il nostro auspicio è che questo lavoro possa supportare la consapevolezza dei meccanismi che contribuiscono a mantenere in piedi condizioni di subalternità e a mettere in atto azioni politiche sempre più efficaci nell’affermazione del riconoscimento dell’omogenitorialità.
2016
9788857528700
Genitorialità; Eteronormatività; Attivismo LGBT
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