Il volume raccoglie i risultati del Seminario di restauro architettonico e urbano “Permanenze e trasformazioni nella città storica”, tenutosi a Cagliari dal 14 al 15 settembre 2007, all’interno del Workshop internazionale Cagliari e la città storica: antiche ferite e nuovi significati. L’obiettivo delle giornate di studio è stato quello di offrire ai discenti la diretta illustrazione, da parte dei progettisti invitati, architetti e ingegneri, sia italiani che stranieri, delle loro esperienze, idee, soluzioni, in modo da consentir loro di accedere ad uno stimolante processo di apprendimento. Il tema della città storica, dopo cinquant’anni di dibattiti, resta un problema irrisolto, che, anzi, negli ultimi decenni ha assunto dimensioni drammatiche, a seguito del moltiplicarsi delle conurbazioni urbane, dell’estensione senza più limiti delle loro periferie e della rottura, ormai irrimediabile, di quell’equilibrio tra paesaggio urbano e paesaggio di natura che connotava il nostro ambiente fino alla metà del XX secolo. Per riconquistare una condizione di vivibilità occorre, dunque, restituire una dimensione umana alla città e al paesaggio, ricomponendo quella continuità della cultura tra antico e nuovo da tempo smarrita.
Antiche ferite e nuovi significati. Permanenze e trasformazioni nella città storica
GIANNATTASIO, CATERINA
2009-01-01
Abstract
Il volume raccoglie i risultati del Seminario di restauro architettonico e urbano “Permanenze e trasformazioni nella città storica”, tenutosi a Cagliari dal 14 al 15 settembre 2007, all’interno del Workshop internazionale Cagliari e la città storica: antiche ferite e nuovi significati. L’obiettivo delle giornate di studio è stato quello di offrire ai discenti la diretta illustrazione, da parte dei progettisti invitati, architetti e ingegneri, sia italiani che stranieri, delle loro esperienze, idee, soluzioni, in modo da consentir loro di accedere ad uno stimolante processo di apprendimento. Il tema della città storica, dopo cinquant’anni di dibattiti, resta un problema irrisolto, che, anzi, negli ultimi decenni ha assunto dimensioni drammatiche, a seguito del moltiplicarsi delle conurbazioni urbane, dell’estensione senza più limiti delle loro periferie e della rottura, ormai irrimediabile, di quell’equilibrio tra paesaggio urbano e paesaggio di natura che connotava il nostro ambiente fino alla metà del XX secolo. Per riconquistare una condizione di vivibilità occorre, dunque, restituire una dimensione umana alla città e al paesaggio, ricomponendo quella continuità della cultura tra antico e nuovo da tempo smarrita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.