Sardinia, with its approximately 200 dolmens and 700 menhirs, is one of the most important "megalithic" regions of the western Mediterranean, thus enriching the cultural framework of this area of Europe as regards the final phases of the Neolithic and Copper age. Since the last century, after the first reports by Alberto della Marmora, Sardinian megalithism was highlighted starting from the pioneering studies of the Taramelli and Mackenzie. But who began to deal with megalithism systematically was Giovanni Lilliu, with his work on some dolmen in the territory of Luras, in northeastern Sardinia, published in 1950, practically at the beginning of his long career. During his studies, the archaeologist returned many times to take an interest in this important cultural event of prehistoric times, coming to propose an effective synthesis in his general works on Sardinian prehistory, also extending the field of analysis to nearby Corsica, the Balearic Islands and Malta. Even today many of his observations and intuitions are fundamental for the study of the phenomenon, others also offer important points for debate and criticism, especially following the new acquisitions. With this work we intend to deepen the issues concerning the megalithism of the western Mediterranean islands in the light of what was proposed by Lilliu, taking into account what has emerged from the most recent studies

La Sardegna con i suoi oltre 200 dolmen e 700 menhir costituisce una delle più importanti regioni “megalitiche” del Mediterraneo occidentale, arricchendo in questo modo il quadro culturale di quest’area dell’Europa per quanto riguarda le fasi finali del Neolitico e l’Eneolitico. Fin dal secolo scorso, dopo le prime segnalazioni di Alberto della Marmora, il megalitismo sardo venne messo in evidenza a partire dai pioneristici studi del Taramelli e del Mackenzie. Ma è Giovanni Lilliu che cominciò ad occuparsi in maniera sistematica di megalitismo, sin da un suo lavoro su alcuni dolmen in territorio di Luras, nella Sardegna nord-orientale, pubblicato nel 1950, praticamente all’inizio della sua lunga carriera. Nel corso dei suoi studi l’archeologo tornò molte volte ad interessarsi di questa importante manifestazione culturale di età preistorica, giungendo a proporne un’efficace sintesi nelle sue opere di carattere generale sulla preistoria sarda, allargando anche il campo dell’analisi alla vicina Corsica, alle isole Baleari ed a Malta. Ancora oggi molte sue osservazioni ed intuizioni risultano fondamentali per lo studio del fenomeno, altre offrono altresì importanti spunti di dibattito e di critica, soprattutto in seguito alle nuove acquisizioni. Col presente lavoro si intende approfondire le tematiche concernenti il megalitismo delle isole del Mediterraneo occidentale alla luce di quanto proposto dal Lilliu, tenendo però conto di ciò che di nuovo è emerso dagli studi più recenti

Il megalitismo preistorico nelle isole del Mediterraneo occidentale tra gli studi di Giovanni Lilliu e le nuove ricerche

Riccardo Cicilloni
Primo
2018-01-01

Abstract

Sardinia, with its approximately 200 dolmens and 700 menhirs, is one of the most important "megalithic" regions of the western Mediterranean, thus enriching the cultural framework of this area of Europe as regards the final phases of the Neolithic and Copper age. Since the last century, after the first reports by Alberto della Marmora, Sardinian megalithism was highlighted starting from the pioneering studies of the Taramelli and Mackenzie. But who began to deal with megalithism systematically was Giovanni Lilliu, with his work on some dolmen in the territory of Luras, in northeastern Sardinia, published in 1950, practically at the beginning of his long career. During his studies, the archaeologist returned many times to take an interest in this important cultural event of prehistoric times, coming to propose an effective synthesis in his general works on Sardinian prehistory, also extending the field of analysis to nearby Corsica, the Balearic Islands and Malta. Even today many of his observations and intuitions are fundamental for the study of the phenomenon, others also offer important points for debate and criticism, especially following the new acquisitions. With this work we intend to deepen the issues concerning the megalithism of the western Mediterranean islands in the light of what was proposed by Lilliu, taking into account what has emerged from the most recent studies
2018
9788833120065
La Sardegna con i suoi oltre 200 dolmen e 700 menhir costituisce una delle più importanti regioni “megalitiche” del Mediterraneo occidentale, arricchendo in questo modo il quadro culturale di quest’area dell’Europa per quanto riguarda le fasi finali del Neolitico e l’Eneolitico. Fin dal secolo scorso, dopo le prime segnalazioni di Alberto della Marmora, il megalitismo sardo venne messo in evidenza a partire dai pioneristici studi del Taramelli e del Mackenzie. Ma è Giovanni Lilliu che cominciò ad occuparsi in maniera sistematica di megalitismo, sin da un suo lavoro su alcuni dolmen in territorio di Luras, nella Sardegna nord-orientale, pubblicato nel 1950, praticamente all’inizio della sua lunga carriera. Nel corso dei suoi studi l’archeologo tornò molte volte ad interessarsi di questa importante manifestazione culturale di età preistorica, giungendo a proporne un’efficace sintesi nelle sue opere di carattere generale sulla preistoria sarda, allargando anche il campo dell’analisi alla vicina Corsica, alle isole Baleari ed a Malta. Ancora oggi molte sue osservazioni ed intuizioni risultano fondamentali per lo studio del fenomeno, altre offrono altresì importanti spunti di dibattito e di critica, soprattutto in seguito alle nuove acquisizioni. Col presente lavoro si intende approfondire le tematiche concernenti il megalitismo delle isole del Mediterraneo occidentale alla luce di quanto proposto dal Lilliu, tenendo però conto di ciò che di nuovo è emerso dagli studi più recenti
Prehistory; megalithism; islands; Mediterranean, Sardinia
Preistoria; megalitismo; isole; Mediterraneo; Sardegna
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