Francesco Masones Nin La biografia di Francesco Masones evidenzia le strategie di ascesa sociale di una famiglia che, alla fine del secolo XVII, vantava pingui rendite derivanti dalla titolarità di una contea feudale, 2 vescovadi ed una abbazia. Francesco, figlio secondogenito, laureatosi all’ università La Sapienza di Roma in utroque iure ed in teologia, ricoprirà in varie diocesi sarde l’incarico di rettore, canonico e vicario capitolare distinguendosi per impegno e devozione ecclesiale.. Nel 1693 viene nominato da papa Innocenzo III vescovo della diocesi di Ales. La candidatura, caldeggiata a Madrid dal marchese Palafox e dal duca di Ossuna rende espliciti i legami che la famiglia Masones aveva intessuto con l’aristocrazia di corte tramite il fratello Francesco, componente del Consejo de Hacienda. In linea con lo spirito del Concilio tridentino egli avviò una profonda riorganizzazione della diocesi promuovendo sinodi, istituendo seminari, visitando più volte il clero e alleviando, con la fondazione di monti di pietà, la povertà dei contadini. Riconoscendone i meriti, il papa Clemente XI lo promosse alla diocesi di Oristano dove avviò altre importanti iniziative per migliorare la formazione dottrinale e teologica del clero.
Francesco Masones Nin
TORE, GIANFRANCO
2008-01-01
Abstract
Francesco Masones Nin La biografia di Francesco Masones evidenzia le strategie di ascesa sociale di una famiglia che, alla fine del secolo XVII, vantava pingui rendite derivanti dalla titolarità di una contea feudale, 2 vescovadi ed una abbazia. Francesco, figlio secondogenito, laureatosi all’ università La Sapienza di Roma in utroque iure ed in teologia, ricoprirà in varie diocesi sarde l’incarico di rettore, canonico e vicario capitolare distinguendosi per impegno e devozione ecclesiale.. Nel 1693 viene nominato da papa Innocenzo III vescovo della diocesi di Ales. La candidatura, caldeggiata a Madrid dal marchese Palafox e dal duca di Ossuna rende espliciti i legami che la famiglia Masones aveva intessuto con l’aristocrazia di corte tramite il fratello Francesco, componente del Consejo de Hacienda. In linea con lo spirito del Concilio tridentino egli avviò una profonda riorganizzazione della diocesi promuovendo sinodi, istituendo seminari, visitando più volte il clero e alleviando, con la fondazione di monti di pietà, la povertà dei contadini. Riconoscendone i meriti, il papa Clemente XI lo promosse alla diocesi di Oristano dove avviò altre importanti iniziative per migliorare la formazione dottrinale e teologica del clero.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.