L’opera di Giovanni Lilliu è senza dubbio il più complesso e sistematico tentativo mai attuato di ricostruzione dell’antica vicenda umana della Sardegna, fondata sull’evidenza archeologica. La voluminosa e minuziosa raccolta di dati prodotta dallo studioso e dal suo gruppo di collaboratori è stata da lui ridotta a sintesi e convogliata in una consistente e organica ricostruzione della storia culturale dell’isola. Ogni singola tappa di tale storia è stata puntualmente arricchita e vivificata da una descrizione avvincente e immaginifica della vita e del pensiero delle antiche popolazioni che hanno preceduto le società complesse della civiltà dei nuraghi. Questa straordinaria e felice narrazione, dallo stile ineguagliabile, ha conseguito efficace ed entusiastico accoglimento presso un pubblico vastissimo di esperti e di appassionati, persistendo nella sua vivacità a oltre mezzo secolo dalla sua formulazione. Tuttavia le si accostano oggi, in un confronto sempre più stringente col progresso degli studi, la revisione critica dei dati tradizionalmente disponibili, la proposta di modelli esplicativi fondati sulle nuove acquisizioni, e, non certo ultima per importanza, la consapevolezza delle mutate modalità e finalità di costruzione e divulgazione delle spiegazioni scientifiche dei fenomeni archeologici. La riflessione sviluppata con questo contributo, traendo spunto da pochi casi paradigmatici della preistoria isolana, si propone di mettere in evidenza i successi, le intuizioni e i limiti della ricostruzione archeologica del grande intellettuale.
Realtà materiale, discorso scientifico e ricostruzione archeologica: la Sardegna preistorica di Giovanni Lilliu
Carlo Lugliè
2018-01-01
Abstract
L’opera di Giovanni Lilliu è senza dubbio il più complesso e sistematico tentativo mai attuato di ricostruzione dell’antica vicenda umana della Sardegna, fondata sull’evidenza archeologica. La voluminosa e minuziosa raccolta di dati prodotta dallo studioso e dal suo gruppo di collaboratori è stata da lui ridotta a sintesi e convogliata in una consistente e organica ricostruzione della storia culturale dell’isola. Ogni singola tappa di tale storia è stata puntualmente arricchita e vivificata da una descrizione avvincente e immaginifica della vita e del pensiero delle antiche popolazioni che hanno preceduto le società complesse della civiltà dei nuraghi. Questa straordinaria e felice narrazione, dallo stile ineguagliabile, ha conseguito efficace ed entusiastico accoglimento presso un pubblico vastissimo di esperti e di appassionati, persistendo nella sua vivacità a oltre mezzo secolo dalla sua formulazione. Tuttavia le si accostano oggi, in un confronto sempre più stringente col progresso degli studi, la revisione critica dei dati tradizionalmente disponibili, la proposta di modelli esplicativi fondati sulle nuove acquisizioni, e, non certo ultima per importanza, la consapevolezza delle mutate modalità e finalità di costruzione e divulgazione delle spiegazioni scientifiche dei fenomeni archeologici. La riflessione sviluppata con questo contributo, traendo spunto da pochi casi paradigmatici della preistoria isolana, si propone di mettere in evidenza i successi, le intuizioni e i limiti della ricostruzione archeologica del grande intellettuale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
lugliè_quad_layers2018.pdf
accesso aperto
Descrizione: Articolo completo
Tipologia:
versione editoriale (VoR)
Dimensione
739.15 kB
Formato
Adobe PDF
|
739.15 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.