Il contributo presenta le problematiche attinenti alla progettazione dei learning object (LO). I LO sono contenuti didattici, solitamente multimediali, realizzati per essere fruiti attraverso le piattaforme e-learning. Sul loro ruolo e sulla loro utilità nell’ambito della formazione in rete si è aperto un dibattito. Secondo alcuni orientamenti si tratta di risorse basilari per l’intervento formativo, mentre secondo altre prospettive il loro apporto è marginale o, addirittura, superfluo. I sostenitori dei LO, solitamente vicini ai settori dell’informatica e dell’editoria, ne esaltano le potenzialità sottese all’idea di poter modellizzare ed utilizzare in maniera flessibile la “conoscenza”, mentre i detrattori, a partire da considerazioni di ordine epistemologico, avanzano delle perplessità sulla loro efficacia formativa. Questa situazione ha determinato un appiattimento del dibattito sulle questioni di ordine generale e relegato la ricerca agli aspetti tecnologici e, specificatamente, a quelli connessi con gli standard per l’interoperabilità. Sono state così trascurate le tematiche connesse allo studio di modelli didattici specifici, all’innovazione concettuale o al miglioramento della qualità intrinseca. Argomenti come quello degli apporti della multimedialità nell’apprendimento, su cui si erano articolate interessanti ricerche in un passato recente, sono stati – di fatto – ignorati.
Dalla trasmissione dei contenuti all'attivazione degli apprendimenti. Proposte metodologiche e applicative per progettare learning objects efficaci
BONAIUTI, GIOVANNI
2006-01-01
Abstract
Il contributo presenta le problematiche attinenti alla progettazione dei learning object (LO). I LO sono contenuti didattici, solitamente multimediali, realizzati per essere fruiti attraverso le piattaforme e-learning. Sul loro ruolo e sulla loro utilità nell’ambito della formazione in rete si è aperto un dibattito. Secondo alcuni orientamenti si tratta di risorse basilari per l’intervento formativo, mentre secondo altre prospettive il loro apporto è marginale o, addirittura, superfluo. I sostenitori dei LO, solitamente vicini ai settori dell’informatica e dell’editoria, ne esaltano le potenzialità sottese all’idea di poter modellizzare ed utilizzare in maniera flessibile la “conoscenza”, mentre i detrattori, a partire da considerazioni di ordine epistemologico, avanzano delle perplessità sulla loro efficacia formativa. Questa situazione ha determinato un appiattimento del dibattito sulle questioni di ordine generale e relegato la ricerca agli aspetti tecnologici e, specificatamente, a quelli connessi con gli standard per l’interoperabilità. Sono state così trascurate le tematiche connesse allo studio di modelli didattici specifici, all’innovazione concettuale o al miglioramento della qualità intrinseca. Argomenti come quello degli apporti della multimedialità nell’apprendimento, su cui si erano articolate interessanti ricerche in un passato recente, sono stati – di fatto – ignorati.File | Dimensione | Formato | |
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