Il percorso didattico seguito dalla sottoscritta per i discenti di ITACA (Interventi di Trasferimento di Attività e Competenze Ambientali), progetto finanziato dall’Unione europea rivolto a dipendenti dell’Amministrazione della Regione Sardegna, nell’ambito del modulo di “Paesaggio Urbano” ha inteso innanzitutto mettere in evidenza alcune carenze, in termini sia teorici che operativi, in materia di restauro alla scala urbana. A tal scopo, partendo dall’illustrazione del quadro storico dagli anni sessanta del Novecento ad oggi, si sono delineate, a livello europeo, le direzioni seguite per la pianificazione urbanistica e la tutela dei centri storici, soffermandosi, seppure in questa sede in maniera molto sintetica, sul caso italiano, ancora piuttosto carente sotto molteplici aspetti, e su quello francese, all’avanguardia in tal senso. Successivamente si è delineato un approccio metodologico per la definizione del progetto di restauro urbano, fondato sulla puntuale analisi, diretta e indiretta, dello stato dei luoghi, indispensabile premessa per definire adeguate misure operative, sia in termini formali, che socio-economici, tecnici, finanziari, etc. Inoltre, in coerenza con quanto prescritto dal Piano Paesistico Regionale (PPR) della Sardegna, approvato nel 2006, particolarmente attento al riconoscimento dei ‘caratteri identitari’ del paesaggio storico - tipo-morfologici, materiali, formali, estetici, culturali, tecnologici - si è cercato di fornire strumenti attraverso cui facilitarne l’identificazione. Per il raggiungimento di tali obbiettivi, si sono illustrati alcuni casi esemplificativi: il primo è relativo ad un’area interna al centro storico di Napoli, particolarmente efficace per l’illustrazione del passaggio dalla fase di conoscenza alla definizione del progetto di restauro urbano; il secondo si riferisce al centro storico di Muros, in provincia di Sassari, dunque di scala notevolmente inferiore rispetto al primo, utile per effettuare alcune riflessioni anche in relazione all’applicazione del PPR.

Il restauro urbanistico: un percorso didattico dall’analisi al progetto

GIANNATTASIO, CATERINA
2009-01-01

Abstract

Il percorso didattico seguito dalla sottoscritta per i discenti di ITACA (Interventi di Trasferimento di Attività e Competenze Ambientali), progetto finanziato dall’Unione europea rivolto a dipendenti dell’Amministrazione della Regione Sardegna, nell’ambito del modulo di “Paesaggio Urbano” ha inteso innanzitutto mettere in evidenza alcune carenze, in termini sia teorici che operativi, in materia di restauro alla scala urbana. A tal scopo, partendo dall’illustrazione del quadro storico dagli anni sessanta del Novecento ad oggi, si sono delineate, a livello europeo, le direzioni seguite per la pianificazione urbanistica e la tutela dei centri storici, soffermandosi, seppure in questa sede in maniera molto sintetica, sul caso italiano, ancora piuttosto carente sotto molteplici aspetti, e su quello francese, all’avanguardia in tal senso. Successivamente si è delineato un approccio metodologico per la definizione del progetto di restauro urbano, fondato sulla puntuale analisi, diretta e indiretta, dello stato dei luoghi, indispensabile premessa per definire adeguate misure operative, sia in termini formali, che socio-economici, tecnici, finanziari, etc. Inoltre, in coerenza con quanto prescritto dal Piano Paesistico Regionale (PPR) della Sardegna, approvato nel 2006, particolarmente attento al riconoscimento dei ‘caratteri identitari’ del paesaggio storico - tipo-morfologici, materiali, formali, estetici, culturali, tecnologici - si è cercato di fornire strumenti attraverso cui facilitarne l’identificazione. Per il raggiungimento di tali obbiettivi, si sono illustrati alcuni casi esemplificativi: il primo è relativo ad un’area interna al centro storico di Napoli, particolarmente efficace per l’illustrazione del passaggio dalla fase di conoscenza alla definizione del progetto di restauro urbano; il secondo si riferisce al centro storico di Muros, in provincia di Sassari, dunque di scala notevolmente inferiore rispetto al primo, utile per effettuare alcune riflessioni anche in relazione all’applicazione del PPR.
2009
978-88-86729-91-8
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