The use of ligatures in Latin epigraphic documents seems apparently linked to the organization of paginated text or mere aesthetics. In fact, it is perhaps possible to observe that in some cases this expedient aimed to encrypt, synthesize or highlight the epigraphic message, attracting or diverting the reader’s attention and transferring the epigraphic communication on several levels. The essay intends to examine some of these documents between the pagan and the Christian age, highlighting the trends related to the geographical and cultural context in which the inscription was exposed, to the support and class of inscriptions, to particular morphemes.

L’uso dei nessi nei documenti epigrafici latini parrebbe apparentemente legato all’organizzazione dell’impaginato o a mere questioni estetiche. In realtà è forse possibile osservare che in alcuni casi questo espediente mirava a criptare, sintetizzare o evidenziare il messaggio epigrafico, attirando o distogliendo l’attenzione del lettore e trasferendo la comunicazione epigrafica su molteplici livelli. Il saggio si propone di esaminare alcuni di questi documenti fra età pagana e cristiana, evidenziando tendenze legate al contesto geografico e culturale nel quale l’iscrizione era esposta, al supporto e alla classe delle iscrizioni, a particolari morfemi.

Legere enim et non intellegere neglegere est. Riflessioni sull’uso dei nessi nell’epigrafia latina

CORDA ANTONIO M
Co-primo
;
2019-01-01

Abstract

The use of ligatures in Latin epigraphic documents seems apparently linked to the organization of paginated text or mere aesthetics. In fact, it is perhaps possible to observe that in some cases this expedient aimed to encrypt, synthesize or highlight the epigraphic message, attracting or diverting the reader’s attention and transferring the epigraphic communication on several levels. The essay intends to examine some of these documents between the pagan and the Christian age, highlighting the trends related to the geographical and cultural context in which the inscription was exposed, to the support and class of inscriptions, to particular morphemes.
2019
978-99-7594-141-3
L’uso dei nessi nei documenti epigrafici latini parrebbe apparentemente legato all’organizzazione dell’impaginato o a mere questioni estetiche. In realtà è forse possibile osservare che in alcuni casi questo espediente mirava a criptare, sintetizzare o evidenziare il messaggio epigrafico, attirando o distogliendo l’attenzione del lettore e trasferendo la comunicazione epigrafica su molteplici livelli. Il saggio si propone di esaminare alcuni di questi documenti fra età pagana e cristiana, evidenziando tendenze legate al contesto geografico e culturale nel quale l’iscrizione era esposta, al supporto e alla classe delle iscrizioni, a particolari morfemi.
Ligature; Layout of epigraphic texts; Communication; Signum Christi
Nesso; Impaginazione dei testi epigrafici; Comunicazione; Signum Christi
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