Nonostante i progressi delle ricerche storiche-archeologiche nell’isola, alcuni passaggi del percorso della Sardegna medievale appaiano ancora oggi ai margini dei maggiori studi e, ancora di più, dell’attenzione dei non specialisti: la questione della presenza islamica nell’isola, per esempio, non ha ancora trovato risposte definitive, in relazione alle sue ricadute sugli assetti territoriali e istituzionali, così come non è ancora possibile tracciare un ‘profilo’, fondato su un corretto utilizzo delle fonti materiali, della Sardegna a seguito della conquista, avvenuta tra il 1323 e i primi decenni del XV secolo, da parte della Corona d’Aragona. Mancano, in particolare, espliciti quesiti, che non lascino al caso il reperimento delle informazioni e scelgano di esaminare, senza le resistenze collegate ad un malinteso senso identitario, una serie di questioni, peraltro già oggetto dell’attenzione di studiosi di diversa formazione in altri contesti territoriali. Progetti e singoli interventi permettono oggi di porre l’attenzione su diversi temi, che – come una serie di esperienze, presentate nel contributo, suggerisce – in molti casi offrono ricadute interessanti sui percorsi di costruzione condivisa delle identità locali e suggeriscono proposte di sviluppo sostenibile in cui giochi in ruolo determinante il patrimonio culturale.
Paesaggi e passaggi ‘periferici’ della storia medievale in Sardegna: il ruolo dell’archeologia, tra ricerca, condivisione e proposte di sviluppo
Fabio Pinna
2019-01-01
Abstract
Nonostante i progressi delle ricerche storiche-archeologiche nell’isola, alcuni passaggi del percorso della Sardegna medievale appaiano ancora oggi ai margini dei maggiori studi e, ancora di più, dell’attenzione dei non specialisti: la questione della presenza islamica nell’isola, per esempio, non ha ancora trovato risposte definitive, in relazione alle sue ricadute sugli assetti territoriali e istituzionali, così come non è ancora possibile tracciare un ‘profilo’, fondato su un corretto utilizzo delle fonti materiali, della Sardegna a seguito della conquista, avvenuta tra il 1323 e i primi decenni del XV secolo, da parte della Corona d’Aragona. Mancano, in particolare, espliciti quesiti, che non lascino al caso il reperimento delle informazioni e scelgano di esaminare, senza le resistenze collegate ad un malinteso senso identitario, una serie di questioni, peraltro già oggetto dell’attenzione di studiosi di diversa formazione in altri contesti territoriali. Progetti e singoli interventi permettono oggi di porre l’attenzione su diversi temi, che – come una serie di esperienze, presentate nel contributo, suggerisce – in molti casi offrono ricadute interessanti sui percorsi di costruzione condivisa delle identità locali e suggeriscono proposte di sviluppo sostenibile in cui giochi in ruolo determinante il patrimonio culturale.File | Dimensione | Formato | |
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