Il mare e i suoi santi patroni. Dipinti votivi e statue processionali (XVII secolo)

This essay aims to propose a reflection on artistic images as a portrayal of the relation between man and the sea, which the Bible regards as a paradigm of an uncontrollable, hostile nature. In sanctuaries, built to protect seafarers and landing places and devoted to patron saints, are kept interesting votive offerings such as paintings. The position of Sardinia in the centre of the Mediterranean trade routes has always made the movement of artists and workers easy, favouring cultural exchange. Statues like the Alghero Crucifix and Our Lady of Bonaria in Cagliari come from overseas and are venerated by seafarers. In times of drought, old wooden simulacra are carried in procession up to the sea and immersed in water, to pray to God for the rain. The origin of such a rite can be found in the lavatio (washing) of the statue of the goddess Cybele in the waters of the sacred river Almo.

Il saggio propone una riflessione sull’immagine artistica come rappresentazione del rapporto dell’uomo con il mare, secondo la Bibbia paradigma di una natura incontrollabile e ostile. A protezione degli approdi vengono edificati santuari, dedicati ai santi protettori, dove si conservano interessanti ex voto dipinti. In un’isola come la Sardegna, al centro delle rotte mercantili tra le sponde del Mediterraneo, il mare ha permesso la mobilità di artisti e maestranze favorendo gli interscambi culturali. Da Oltremare giungono statue venerate dai naviganti come il Crocifisso di Alghero e la Madonna di Bonaria a Cagliari. In periodi di siccità, antichi Crocifissi lignei venivano portati in processione fino al mare e immersi nell'acqua per invocare la pioggia. Un’origine pagana del rito è individuabile nella lavatio di Cibele nelle acque del fiume sacro Almo.