Il volume raccoglie alcuni dei saggi più importanti che in ambito semiotico (ma anche filosofico e storico) sono stati prodotti in materia di isole (e così pure di isolanità, insularità, insularizzazioni, insulomania). Il percorso parte da un saggio che intrecciando geografia e mitologia fa delle isole qualcosa di originario (Deleuze) si arriverà ad un altro che mentre approda al sapere scientifico ci invita a perderci, ancora una volta, nel mare della conoscenza e dell’immaginario insulare (Eco). In mezzo un viaggio che prima ci fa navigare fra le narrazioni mitiche, da Omero in poi, per portarci fino alle isole nei viaggi medievali (Lancioni) poi con il piglio dello sguardo storico traccia il quadro dei vissuti, precari e interconnessi, delle isole mediterranee fra fine del medioevo e prima modernità (Braudel); poi ancora ci conduce dalla cinquecentesca isola di Utopia con la sua storia e le sue mappe dense di valori (Pezzini) alle narrazioni letterarie, Robinson e Gulliver in primis, che nel Settecento consentono di definire un paradigma dell’isola (Calabrese); poi si torna alle isole e agli isolani mediterranei, con le loro storie e psicologie di lunga durata, che testimoniano della persistenza dell’insulomania (Matvejevič) per approdare ad un’analisi puntuale di un’isola come Grado, con le sue trasformazioni topologiche e sociali contemporanee, e delle isole che popolano i ricordi individuali (Pozzato); e ancora ci si spinge nel mare magno degli Island Studies, che allargano la comparazione insulare su portata globale, connettendo isole che stanno agli antipodi e fenomeni generali (cambiamento climatico, statuto giuridico, percezione identitaria…) che impattano sulle isole forse più potentemente che altrove (Baldacchino) fino ad affrontare il tema dell’insularizzazione come dispositivo tecnico, filosofico, esistenziale, che proietta il destino dell’isola nel futuro e ben oltre gli spazi circondati dal mare, fin dentro le stazioni spaziali (Sloterdijk). Per tornare infine, come annunciato, a perdersi con Eco alla ricerca di isole vere o immaginarie. Il volume è aperto dal saggio di Franciscu Sedda, curatore del volume, che cerca di situare il rapporto fra semiotica e isole e offre una chiave di lettura dell'intero percorso tracciato dai differenti saggi.

Isole. Un arcipelago semiotico

Sedda francesco
2019-01-01

Abstract

Il volume raccoglie alcuni dei saggi più importanti che in ambito semiotico (ma anche filosofico e storico) sono stati prodotti in materia di isole (e così pure di isolanità, insularità, insularizzazioni, insulomania). Il percorso parte da un saggio che intrecciando geografia e mitologia fa delle isole qualcosa di originario (Deleuze) si arriverà ad un altro che mentre approda al sapere scientifico ci invita a perderci, ancora una volta, nel mare della conoscenza e dell’immaginario insulare (Eco). In mezzo un viaggio che prima ci fa navigare fra le narrazioni mitiche, da Omero in poi, per portarci fino alle isole nei viaggi medievali (Lancioni) poi con il piglio dello sguardo storico traccia il quadro dei vissuti, precari e interconnessi, delle isole mediterranee fra fine del medioevo e prima modernità (Braudel); poi ancora ci conduce dalla cinquecentesca isola di Utopia con la sua storia e le sue mappe dense di valori (Pezzini) alle narrazioni letterarie, Robinson e Gulliver in primis, che nel Settecento consentono di definire un paradigma dell’isola (Calabrese); poi si torna alle isole e agli isolani mediterranei, con le loro storie e psicologie di lunga durata, che testimoniano della persistenza dell’insulomania (Matvejevič) per approdare ad un’analisi puntuale di un’isola come Grado, con le sue trasformazioni topologiche e sociali contemporanee, e delle isole che popolano i ricordi individuali (Pozzato); e ancora ci si spinge nel mare magno degli Island Studies, che allargano la comparazione insulare su portata globale, connettendo isole che stanno agli antipodi e fenomeni generali (cambiamento climatico, statuto giuridico, percezione identitaria…) che impattano sulle isole forse più potentemente che altrove (Baldacchino) fino ad affrontare il tema dell’insularizzazione come dispositivo tecnico, filosofico, esistenziale, che proietta il destino dell’isola nel futuro e ben oltre gli spazi circondati dal mare, fin dentro le stazioni spaziali (Sloterdijk). Per tornare infine, come annunciato, a perdersi con Eco alla ricerca di isole vere o immaginarie. Il volume è aperto dal saggio di Franciscu Sedda, curatore del volume, che cerca di situare il rapporto fra semiotica e isole e offre una chiave di lettura dell'intero percorso tracciato dai differenti saggi.
2019
9788855190954
Isole; Semiotica; Arcipelago; Isolanità; Insularità; Culture; Linguaggi
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