Can the ‘exalted rationalism’ be the right approach to express both a judgment and the contemporaneity of the inhabiting, giving significance to a unique relationship with the present time, joining or at the same time, taking distance from it? What are the actions that should to be implemented so that the architectural project might be expression of the ways in which man poetically lives? This contribution deals with these questions, highlighting the need to lead back its own thinking to an 'antinomic' approach, able to merge together subjectivity with objectivity, form with super-form, autonomy with heteronomy, because every intervention is due to the limit of the 'Fertile country'.

Può il ‘razionalismo esaltato’ costituire il giusto modo per esprimere insieme un giudizio e la contemporaneità dell’Abitare, dando quindi senso ad una singolare relazione col tempo presente, ovvero aderendo e, nello stesso instante, prendendo le distanze da esso? Quali sono le azioni che è necessario attuare perché il progetto architettonico possa essere espressione dei modi con cui poeticamente Abita l’uomo? Il contributo affronta questi interrogativi, mostrando la necessità di ricondurre i propri ragionamenti verso un approccio ‘antinomico’, capace di mettere assieme la soggettività e l’oggettività, la forma e la super-forma, l’autonomia e l’eteronomia, perché ogni intervento sia riconducibile al limite del ‘Paese fertile’.

Abitare, dai 'paesaggi mentali' alle forme del presente

cocco giovanni battista
2019-01-01

Abstract

Can the ‘exalted rationalism’ be the right approach to express both a judgment and the contemporaneity of the inhabiting, giving significance to a unique relationship with the present time, joining or at the same time, taking distance from it? What are the actions that should to be implemented so that the architectural project might be expression of the ways in which man poetically lives? This contribution deals with these questions, highlighting the need to lead back its own thinking to an 'antinomic' approach, able to merge together subjectivity with objectivity, form with super-form, autonomy with heteronomy, because every intervention is due to the limit of the 'Fertile country'.
2019
978-88-3312-009-6
Può il ‘razionalismo esaltato’ costituire il giusto modo per esprimere insieme un giudizio e la contemporaneità dell’Abitare, dando quindi senso ad una singolare relazione col tempo presente, ovvero aderendo e, nello stesso instante, prendendo le distanze da esso? Quali sono le azioni che è necessario attuare perché il progetto architettonico possa essere espressione dei modi con cui poeticamente Abita l’uomo? Il contributo affronta questi interrogativi, mostrando la necessità di ricondurre i propri ragionamenti verso un approccio ‘antinomico’, capace di mettere assieme la soggettività e l’oggettività, la forma e la super-forma, l’autonomia e l’eteronomia, perché ogni intervento sia riconducibile al limite del ‘Paese fertile’.
Inhabiting, landscape, avant-garde, imagination, design
Abitare, paesaggio, avanguardia, immaginazione, progetto
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