Quando si voglia conoscere, descrivere, costruire intorno a un dato tema un’ar- gomentazione dialettico-retorica, lo strumento indispensabile è quello che Aristotele chiama synoran: è la facoltà di vedere quel tema con uno sguardo d’in- sieme. Sbaglieremmo a considerare la facoltà del synoran come una prerogativa esclusiva del filosofo che rivolge il proprio impegno conoscitivo a una solitaria atti- vità di creazione intellettuale. Il politico come il retore, il giudice come lo storico sono ugualmente chiamati a vedere la realtà in un’ottica complessiva e perciò a potenziare la facoltà della visione globale. «Tutti entro un certo limite si impegna- no a esaminare e sostenere un qualche argomento, o a difendersi e ad accusare» considera Aristotele al principio della Retorica e la facoltà del synoran appare cer- tamente parte integrante di quel sillabario della ragione che Aristotele giudicava indispensabile strumento di conoscenza e di persuasione. Negli organi decisiona- li, in assemblea o nei tribunali popolari, la facoltà di vedere e far vedere la realtà attraverso una visione unitaria e sintetica è, secondo Aristotele, risorsa essenzia- le dell’argomentazione retorica. Gli scritti riuniti in questo volume mettono a fuoco la funzione che Aristotele assegna a questa facoltà di comprensione e rappre- sentazione sintetica della realtà nello spazio dell’azione concreta del politico, del retore e del giudice.
Aristotele e il synoran. La visione globale tra politica e storia, tra retorica e diritto
Poddighe Elisabetta
2020-01-01
Abstract
Quando si voglia conoscere, descrivere, costruire intorno a un dato tema un’ar- gomentazione dialettico-retorica, lo strumento indispensabile è quello che Aristotele chiama synoran: è la facoltà di vedere quel tema con uno sguardo d’in- sieme. Sbaglieremmo a considerare la facoltà del synoran come una prerogativa esclusiva del filosofo che rivolge il proprio impegno conoscitivo a una solitaria atti- vità di creazione intellettuale. Il politico come il retore, il giudice come lo storico sono ugualmente chiamati a vedere la realtà in un’ottica complessiva e perciò a potenziare la facoltà della visione globale. «Tutti entro un certo limite si impegna- no a esaminare e sostenere un qualche argomento, o a difendersi e ad accusare» considera Aristotele al principio della Retorica e la facoltà del synoran appare cer- tamente parte integrante di quel sillabario della ragione che Aristotele giudicava indispensabile strumento di conoscenza e di persuasione. Negli organi decisiona- li, in assemblea o nei tribunali popolari, la facoltà di vedere e far vedere la realtà attraverso una visione unitaria e sintetica è, secondo Aristotele, risorsa essenzia- le dell’argomentazione retorica. Gli scritti riuniti in questo volume mettono a fuoco la funzione che Aristotele assegna a questa facoltà di comprensione e rappre- sentazione sintetica della realtà nello spazio dell’azione concreta del politico, del retore e del giudice.File | Dimensione | Formato | |
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