Questo lavoro non pretende di essere esaustivo, né definitivo, ma vorrebbe essere un tentativo di utilizzare parametri osservazionali oggettivi e operazionalizzati, per provare a comprendere soprattutto i tratti distintivi e le modalità che i politici adottano nel loro presentarsi in pubblico. In un’epoca che esalta le caratteristiche personali – spontanee o artefatte che siano –, la natura della relazione tra i leader e coloro a cui i messaggi e le proposte politiche sono rivolti diviene particolarmente interessante. Il messaggio politico, veicolato e strettissimamente collegato con la persona che lo trasmette, infatti, concentrando l’oggetto di attenzione sul leader, si articola attraverso la trasmissione di messaggi che travalicano i contenuti espliciti e razionali e fanno invece riferimento ad atteggiamenti non verbali, spesso inconsci per coloro a cui sono rivolti, ma talvolta anche per i soggetti che li inviano. A loro volta, tali atteggiamenti sottendono meccanismi di trasmissione extraverbali ed extrarazionali, quali quelli della proiezione o dell’identificazione. Questo studio, dopo una rapida scorsa su alcune caratteristiche della comunicazione politica, descrive lo stile comunicativo e la produzione dell’immagine dei due leader a confronto – Renato Soru e Mauro Pili –, procedendo poi a un loro confronto. Questo viene successivamente messo in rapporto con alcuni tratti psicodinamici che i leader trasmettono e con le possibili interpretazioni e letture che possono aver fornito coloro a cui sono rivolti. La parte dello studio riferita all’analisi dei profili dei due leader è completata da una discussione parallela sulla percezione che di essi hanno avuto gli elettori durante la campagna elettorale che portò, come è noto, alla prepotente affermazione di Renato Soru sulla scena politica sarda.
genesi di una leadership
CARTA S;LAMPIS, JESSICA;
2007-01-01
Abstract
Questo lavoro non pretende di essere esaustivo, né definitivo, ma vorrebbe essere un tentativo di utilizzare parametri osservazionali oggettivi e operazionalizzati, per provare a comprendere soprattutto i tratti distintivi e le modalità che i politici adottano nel loro presentarsi in pubblico. In un’epoca che esalta le caratteristiche personali – spontanee o artefatte che siano –, la natura della relazione tra i leader e coloro a cui i messaggi e le proposte politiche sono rivolti diviene particolarmente interessante. Il messaggio politico, veicolato e strettissimamente collegato con la persona che lo trasmette, infatti, concentrando l’oggetto di attenzione sul leader, si articola attraverso la trasmissione di messaggi che travalicano i contenuti espliciti e razionali e fanno invece riferimento ad atteggiamenti non verbali, spesso inconsci per coloro a cui sono rivolti, ma talvolta anche per i soggetti che li inviano. A loro volta, tali atteggiamenti sottendono meccanismi di trasmissione extraverbali ed extrarazionali, quali quelli della proiezione o dell’identificazione. Questo studio, dopo una rapida scorsa su alcune caratteristiche della comunicazione politica, descrive lo stile comunicativo e la produzione dell’immagine dei due leader a confronto – Renato Soru e Mauro Pili –, procedendo poi a un loro confronto. Questo viene successivamente messo in rapporto con alcuni tratti psicodinamici che i leader trasmettono e con le possibili interpretazioni e letture che possono aver fornito coloro a cui sono rivolti. La parte dello studio riferita all’analisi dei profili dei due leader è completata da una discussione parallela sulla percezione che di essi hanno avuto gli elettori durante la campagna elettorale che portò, come è noto, alla prepotente affermazione di Renato Soru sulla scena politica sarda.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.